Una storia di successo, passione e innovazione. Si chiama Eleonora Bianchi ed è la giovane imprenditrice under 30 che sta dietro al progetto Terre d’Aenòr, con sede a Provaglio d’Iseo, in provincia di Brescia, nella storica dimora di Palazzo Bianchi. Nata nel 2018, per volontà della famiglia Bianchi, l’azienda dispone di 42 ettari vitati sul territorio della Franciacorta in 7 diversi comuni per un totale di circa 26 appezzamenti, con l’obiettivo di produrre vini naturalmente biologici caratterizzati da qualità, innovazione e rispettosi dell’ambiente. Una cantina moderna alla guida di una giovane imprenditrice che ha deciso di mettersi in gioco per inseguire i propri sogni: il vino e il territorio.
Chi è Eleonora Bianchi?
Classe 1995, Eleonora fin da piccola coltiva un profondo amore per il territorio, nonché uno spiccato spirito imprenditoriale. Frequenta il liceo classico Arnaldo di Brescia e successivamente la facoltà di Giurisprudenza all’UniBs. Ed è proprio in quegli anni che scopre il mondo vitivinicolo e che decide di impegnarsi nel progetto giovane, moderno e innovativo di Terre d’Aenòr, il cui nome deriva dalla radice germanica di Eleonora. Come? Puntando molto sui canali social, ogni mercoledì esce la sua rubrica su Instagrame e Facebook: “Il Vlog, tutto quello che succede raccontato da Eleonora”. Eleonora, in questa avventura, può contare sull’aiuto di un simbolo del metodo classico in versione biologica, Ermes Vianelli.
I Franciacorta di Terre d’Aenòr
Il Satèn Ricciolina – (unico vino dell’azienda che possiede un nome proprio) è costituito da uve 100% Chardonnay. Dal colore giallo paglierino è una bollicina dai profumi fruttati e con leggeri sentori di lievito e di pasticceria secca.
Extra Brut conquista con note fragranti, floreali fruttate di agrumi e frutti tropicali. Rappresentato da uve 80% Chardonnay e 20% Pinot Nero, si presenta al calice con un colore giallo paglierino con riflessi dorati e sentori fragranti sul finale come crosta di pane e lievito.
Il Brut Terre d’Aenòr è costituito da uve 85% Chardonnay e 15% Pinot Nero. Colpisce per il colore giallo paglierino, morbidezza al palato con note floreali, fruttate di agrumi, frutta secca e fragranti di crosta di pane.
Il Franciacorta Rosè (80% Pinot nero, 20% Chardonnay) si presenta alla vista con un bel rosa antico e riflessi ramati, al palato invece spiccano note fruttate, in particolare frutti rossi e agrumi, vegetali (tabacco ed erbe aromatiche).
Il Franciacorta Demi, rappresentato da Chardonnay 60% e Pinot Bianco 40%, è di un bel giallo paglierino con una spuma ricca. Al naso si presenta leggermente floreale con eleganti note di frutta matura. Sul finale sprigiona tutta la sua morbidezza.
Il Pas Dosè millesimato (ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero) è un vino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati e al naso note di miele di castagno frutta tropicale.
Tra i vini fermi biologici troviamo il Curtefranca Doc È Norì (100% Chardonnnay), dal colore giallo paglierino intenso con lampi di oro verdi. Presenta note floreali e fruttate (arancia, bergamotto, susina) ed erbacee (malto d’orzo, bulbi e radici). Poi c’è il Sebino Igt Spadone (40% Cabernet Sauvignon, 60% Merlot). Il colore è di un bel rubino profondo. Al naso presenta note fruttate, mature e calde, svetta la ciliegia allo sciroppo, seguita da richiami di liquirizia dolce, pepe di Sichuan e prugne secche. Chiude con delicate note tostate e balsamiche di incenso.