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Dalla pala eolica alla tavola galleggiante: in Australia il surf diventa sostenibile

Il progetto di economia circolare “Turbine Made” è stato lanciato dalla multinazionale spagnola Acciona in collaborazione con il surfista Josh Kerr: i materiali di un impianto eolico smantellato vengono riutilizzati per fare tavole da surf green

Dalla pala eolica alla tavola galleggiante: in Australia il surf diventa sostenibile

Riciclare pale eoliche per farci… tavole da surf 100% sostenibili. La curiosa e meritoria idea è stata sviluppata da Acciona, l’azienda spagnola specializzata in ingegneria civile, costruzioni e infrastrutture green. Si tratta di un virtuoso esempio di economia circolare: quando l’impianto eolico non è più attivo e va smantellato e sostituito, i materiali di cui sono composte le pale e cioè fibra di vetro, fibra di carbonio, legno e resina, vengono riutilizzati per fabbricare altri prodotti, in questo caso tavole da surf. Non certo una rivoluzione su larga scala, essendo il surf uno sport di nicchia, anche se secondo le stime della International Surfing Association è comunque praticato da 35 milioni di persone in tutto il mondo, non proprio pochissime. E anche il mercato del “surfing equipment” (tavole ma anche mute, leash, pad, paraffina etc) non è così irrilevante: secondo la Surfing Industry Manufacturers Association vale quasi 4 miliardi di dollari a livello globale.

L’Australia cavalca l’onda green

Buona parte di questo mercato è riferito all’Australia, notoriamente terra di surfisti ed è proprio lì che Acciona, che nel 2024 ha fatturato 5,7 miliardi di euro con l’utile in crescita del 300%, ha appena concluso il progetto pilota chiamato “Turbine Made”, in collaborazione con il brand Draft Surf e con il surfista professionista che ne è proprietario, il 41 enne australiano Josh Kerr, già numero 5 del ranking mondiale. Secondo la multinazionale spagnola, la prima tavola da surf costruita riciclando una pala eolica non è solo ecosostenibile ma offre anche più resistenza, più controllo dello strumento e persino più velocità. I primi dieci prototipi fabbricati sono 100% handmade, ha ancora fatto sapere Acciona: “Sappiamo che entro 10-15 anni Paesi come l’Australia avranno da sostituire oltre 30 parchi eolici, per questo ci stiamo muovendo sin da ora per recuperarne i materiali e usarli per realizzare altri prodotti”, ha dichiarato Mariola Domenech, direttrice globale per la sostenibilità di Acciona Energia.

Waubra: dalle turbine alle tavole da surf sostenibili

Nel dettaglio, il materiale usato per il prototipo “Turbine Made” proveniva dal parco eolico di Waubra, nello Stato di Victoria, che era attivo dal 2009. Nell’arco di tempo della sua operatività, l’impianto ha generato 14.773 MWh di energia pulita, evitando l’emissione di 19.000 tonnellate di CO2, l’equivalente di 5.715 alberi piantati. L’iniziativa ha un precedente, anche se allora le pale eoliche furono riciclate da Acciona per confezionare scarpe da ginnastica, in partnership in quel caso con la marca di abbigliamento iberica El Ganso. “L’idea della tavola da surf – ha aggiunto Domenech – dimostra come dobbiamo essere sempre in grado di ripensare qualsiasi materiale, nella logica dell’economia circolare. La sostenibilità non è solo riduzione degli sprechi, ma anche gestione del prodotto, assicurando che ciò che costruiamo oggi non diventi un problema domani. Collaborando con produttori, progettisti e innovatori, possiamo trovare soluzioni vantaggiose sia per l’industria che per l’ambiente”.

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