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Dalla Cina a Bologna: Wayel “rilocalizza” per fare ciclomotori a energia solare

Dalla delocalizzazione alla “rilocalizzazione”, a volte ritornano: accade a Wayel, azienda del gruppo Termal (45 milioni di fatturato), specializzata in bici elettriche, che ha deciso di riportare dalla Cina a Bologna la sua produzione e di lanciare contestualmente sul mercato Solingo, un innovativo ciclomotore a energia solare realizzato in collaborazione con Rinnova scrl, società di ricerca partecipata dall’Università del capoluogo. Le buone idee mettono il turbo a ogni motore imprenditoriale, anche elettrico: così Wayel ha deciso di investire 12 milioni di euro in questo progetto, realizzando uno stabilimento innovativo che sarà pronto nel 2015, denominato FIVE, fabbrica italiana veicoli elettrici, con l’intento di dare lavoro a 39 persone.

Solingo è un ciclomotore con un pannello fotovoltaico sul bauletto posteriore, dotato di 115 km di autonomia (nella sua configurazione massima) e in grado di raggiungere i 35 km di velocità oraria. I vantaggi economici, promette Wayel, ci sono tutti: consumo inferiore a 50 centesimi per 100 km, manutenzione ridotta al minimo e incentivi, dall’esenzione del bollo, ai contributi statali per veicoli a basse emissioni complessive. Il modello base costerà 1.850 euro e a giugno dovrebbero uscire le prime versioni, realizzate per ora in casa Termal.

Five, sottolinea una nota dell’azienda, sarà un edificio “energeticamente pulsante”, grazie a un doppio impianto fotovoltaico con tecnologia film sottile sul tetto in grado di produrre 257.000 kWh all’anno, sufficienti non soltanto per garantire l’illuminazione e il comfort abitativo, ma anche per la propria produzione industriale. “E’ previsto addirittura un surplus di 17.000 kWh all’anno che, in attesa di futuri utilizzi , verrà immesso in rete”. La fabbrica avrà una capacità produttiva a pieno regime di 35.000 veicoli elettrici l’anno, pari al 3,5% del mercato europeo.

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