“Bersani sta sbagliando ad attaccare Monti perché così favorisce il gioco bipolare di Berlusconi mentre il Professore è un argine contro il Cavaliere”. Il politologo Roberto D’Alimonte, grande esperto di flussi elettorali e docente della Luiss, non usa mezzi termini e, in un’intervista su “La Stampa” mette in discussione la tattica elettorale del Pd di Bersani e le sue crescenti critiche a Monti soprattutto per la candidatura dell’ex sindaco di Milano Albertini in Lombardia.
Così facendo, il Pd rischia di favorire lo schema bipolare di Berlusconi, che a suo avviso sta attorno al 20% dei consensi ma “è difficile che possa oltre perché il terreno sotto i suoi piedi è franato e si è deteriorato il suo retroterra”.
La partita decisiva si giocherà, come è noto al Senato ma “finché Monti resta sopra l’8% al Senato – prosegue D’Alimonte – Berlusconi rimane un attore marginale. Gli esiti possibili sono tre: 1) maggioranza assoluta di Bersani-Sel alla Camera e al Senato; 2) maggioranza con Monti al Senato; 3) scenario più catastrofico: non c’è nemmeno una maggioranza Bersani-Monti al Senato, ipotesi scongiurabile solo se Monti resta sopra l’8%”.