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Da rifugiato a pasticcere: il viaggio di Mohamadou Diallo scappato dall’orrore del Mali

FIRSTonline

Da rifugiato a pasticcere: la storia di Mohamadou Diallo è un esempio di riscatto sociale ma anche umanitario. Il ragazzo di Mali, scappato dalla guerra a 13 anni e arrivato in Italia per cercare fortuna, ha trovato nel cibo la strada giusta per riscattarsi nei confronti della vita, realizzando il suo sogno di diventare pasticcere e un esperto di gelati e granite.

Non c’è solo la guerra Russia-Ucraina, ci sono molti conflitti o situazioni di crisi in tutto il mondo che si consumano da decenni. Ad esempio, nell’intera area del Sahel la situazione rimane confusa e pericolosa per la presenza di gruppi jihadisti, movimenti secessionisti, indipendentisti tuareg e milizie etniche di autodifesa. Un luogo di disperazione e di morte da cui Diallo è fuggito molto giovane attraversando il deserto, e rimanendo un anno e mezzo in Libia – come ha raccontato in una intervista al Corriere della Sera – e infine arrivando in Sicilia con un barcone. “In due giorni su di una imbarcazione, con 95 persone a bordo, ho attraversato il Mediterraneo e sono sbarcato a Pozzallo”.

Da rifugiato a pasticcere: la formazione con il maestro Franco Patané

Ma scappare da una guerra e arrivare in un Paese “amico” è solo il primo passo. Una delle più grandi criticità che riguardano i giovani stranieri che arrivano nel nostro Paese è anche il tempo per integrarsi che spesso invece può spingere ad altri scenari, come la strada. Eppure, il sogno della cucina il giovane maliano non l’ha mai abbandonato.

La svolta per Diallo è giunta grazie ai corsi di formazione professionale organizzati dalla “Fondazione del Fanciullo” della Diocesi di Acireale, guidata dal vescovo e vice presidente della Cei, Monsignor Antonino Raspanti. Durante questi corsi il giovane Diallo ha potuto conoscere il maestro Franco Patanè, esperto nella creazione di gelati, granite e dolci.

L’ambizione e la determinazione di Diallo gli hanno permesso di coronare il suo sogno. Il maestro Franco Patané a maggio del 2021 ha aperto una nuova impresa assieme ad altri soci ad Acireale, ed ha assunto nella gelateria-pasticceria “Riso Paradiso” prendendo come collaboratore il giovane africano.

Per il futuro Diallo spera di tornare nella sua terra natia per ricongiungersi con la sua famiglia ma anche per portare in questa terra sapori e saperi che ha conosciuto grazie al maestro Patané. E dimostrare ai giovani africani come utilizzare acqua, zucchero e frutta per realizzare gelati e granite, e creare lavoro.

Ripercorrere il viaggio di Mohamadou Diallo vuol dire dare uno sguardo alla vita di tutte quelle persone che come lui non ha mai perso la speranza di un futuro migliore, ma soprattutto comprendere – anche alla luce di quello che sta accadendo in Ucraina – come i rifugiati possano contribuire alla crescita della società, diventando una ricchezza e non un onere.

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Categories: Food News