Favorire lo sviluppo delle competenze digitali attraverso la narrazione di alcune vicende esemplari. Questo l’obiettivo di “Storie di Risorgimento Digitale”, una nuova serie tv nata dalla collaborazione fra Tim e Rai Pubblicità, disponibile su Raiplay dal 7 dicembre. Gli otto episodi – ognuno di 25 minuti – raccontano esperienze di persone e strutture pubbliche e private che durante la pandemia si sono servite della rete e del digitale per superare o ridimensionare alcune difficoltà legate indirettamente al virus.
Le ambientazioni sono le più diverse: da una scuola di Castel Volturno, in provincia di Caserta, alle botteghe di Roma, passando per la Galleria degli Uffizi. E fra le storie raccontate c’è anche quella Cristian Fracassi, ingegnera bresciana che, nel pieno dell’emergenza pandemica, ha riprodotto attraverso la stampa 3D le valvole usate nei respiratori medici per i malati Covid-19. “Storie di Risorgimento Digitale” è stata scritta da Riccardo Luna insieme a Giovanni Amico, Valeria Anci e Gianpaolo Colletti. La regia è di Simone Valentini.
La serie è legata a “Operazione Risorgimento Digitale”, un progetto nato nel 2019 su iniziativa di Tim e che ha coinvolto oltre 40 partner del settore pubblico, privato e del no profit per affrontare il problema del digital divide culturale, superando il ritardo dell’Italia rispetto agli altri Paesi europei nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
“Abbiamo lanciato Operazione Risorgimento Digitale alla fine del 2019 con l’obiettivo di accelerare la diffusione delle competenze digitali su tutto il territorio e a tutte le persone, perché nessuno rimanesse escluso – spiega Salvatore Rossi, presidente di Tim – In Italia il gap da colmare in questo ambito è ancora molto ampio e per questo c’è bisogno di fare sistema e impegnarci insieme, pubblico e privato. Siamo onorati di lanciare insieme alla Rai, Storie di Risorgimento Digitale, un progetto che, come il Maestro Manzi negli anni ‘60, si pone questa volta l’obiettivo di promuovere e sostenere l’educazione digitale degli italiani. Le storie raccontate nella docuserie confermano infatti il ruolo centrale delle nuove tecnologie come abilitatore di opportunità, crescita e inclusione. La sfida per promuovere il nuovo alfabeto continua e siamo convinti che iniziative come questa siano fondamentali per superare le disuguaglianze e per favorire l’integrazione”.