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Da Pechino a Parigi con una Fiat 500, si parte il 20 maggio

FIRSTonline

Proprio così: una Fiat 500 di più di cinquant’anni di età alla Pechino-Parigi, il rally storico in assoluto più lungo e impegnativo che si disputi oggi a motore sul pianeta Terra. Un’avventura oltre ogni immaginazione, a partire dall’equipaggio, che vanta il record di partecipazioni alla gara: ben 7, distribuite tra quelle del giornalista professionista Roberto Chiodi (4), classe 1942 e quelle del chirurgo dentista Fabio Longo (3). La vettura, precisamente una Fiat 500 “R”, immatricolata nel 1973, appartiene a Federico Pedini Amati, Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino ed è stata ribattezzata con il nome della figlia di Amati: Lucia. Insieme a Stiven Muccioli, CEO della fintech BKN301 e appassionato di motori, faranno tutti squadra per portare l’equipaggio italo-sanmarinese a concludere il raid con una buona posizione in classifica.

Pechino-Parigi 2025: percorso, auto e sfide della gara epica da 14.590 km

Partenza il 17 maggio dalla Grande Muraglia verso le steppe di tutto il Kazakistan poi Mar Caspio, Baku, Georgia, Turchia, i paesi dei Balcani, Sofia, Salisburgo e arrivo il 22 giugno in place Vendôme: 14.590 chilometri in 37 giorni, controlli orari e prove speciali su strade impervie e, a volte, inesistenti. Al via 76 equipaggi da 26 nazioni, auto costruite entro il 1975: quasi la metà saranno anteguerra, probabilmente la più vecchia – 9.000 di cilindrata – sarà una American La France del 1914. La Pechino-Parigi è la più antica gara intercontinentale “vivente”. La prima edizione fu vinta dall’Itala del principe Scipione Borghese; la seconda edizione si svolse nel 1997; la terza fu quella del Centenario nel 2007. Da allora, un’edizione ogni tre anni, alla quale tutti gli appassionati del mondo sognano di partecipare.

La Fiat 500 R: una piccola leggenda alla sfida della Pechino-Parigi

La Fiat 500 R dell’equipaggio italo-sanmarinese è uno dei 4.250.000 esemplari prodotti e, debitamente preparata, dovrà trasportare a bordo masserizie e ricambi, almeno due ruote di scorta, estintore, riserva d’acqua potabile, telefono satellitare e caricabatterie, mappe e road book, GPS, cibo salvavita, videocamere digitali, tenda e materassini. La lunghezza media delle tappe è di 450 km. Vietata per regolamento qualsiasi forma di assistenza programmata. L’equipaggio formato da Chiodi, Amati, Muccioli e Longo sarà l’unico equipaggio di madrelingua italiana alla partenza e sfiderà le vetture più affidabili della storia dell’automobile con una 500, che é l’auto di grande produzione più piccola al mondo.

Pechino-Parigi 2025: costi e investimento per partecipare alla gara storica

La sola iscrizione a questa gara costa 83 mila euro, ma il conteggio finale, per chi vuole partecipare, deve prendere in considerazione le spese – alcune molto ravvicinate – per la preparazione dell’auto, le dotazioni dei ricambi, il trasporto in container, lo sdoganamento e i permessi di circolazione (in Cina), assicurazioni, carburanti, comunicazioni, ricambi, voli, visti e imprevisti. Insomma, un investimento pazzo, perché non garantisce certo la vittoria, ma “solo” il rimanere nella storia, perché la partecipazione di un’auto così iconica alla Pechino-Parigi 2025, oltre a suscitare grande interesse sia a livello nazionale che internazionale, rappresenta un unicum difficilmente ripetibile. Non va dimenticato che la Pechino-Parigi 2025 non sarà solo una gara, ma “un viaggio attraverso la storia, la cultura e la meccanica, un’ode all’ingegno umano e alla passione per i motori”.

Inoltre, l’evento si svolgerà sotto l’egida e i controlli della FIVA (Fédération Internationale des Véhicules Anciens), l’organizzazione internazionale dei veicoli storici, fondata nel 1966 e che, attualmente, conta più di 85 associazioni federate in oltre 62 nazioni di tutto il mondo, che, a loro volta, rappresentano un totale di oltre 1,5 milioni di appassionati di veicoli storici.

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