E´ bastato portare il “puro gelato italiano”, come recita lo slogan della gelateria, a San Paolo per far impazzire i brasiliani. Edoardo Tonolli, studente 29enne dell’università Cattolica di Milano, nel giro di un anno e mezzo ha avviato tre gelaterie Bacio di Latte a San Paolo del Brasile. Un vero e proprio boom di uno dei prodotti tipici del Bel Paese, ma anche uno dei settori meno esplorati dall’imprenditoria italiana all’estero. Giovane, intraprendente e con le idee chiare, Tonolli sa di aver fatto l’impresa: “Nel fine settimana arriviamo a vendere anche 400 kg di gelato al giorno” e di aver fatto impazzire i paulistanos che fanno la fila per provare il suo gelato.
La prima gelateria ha aperto nel gennaio del 2011, sulla Rua Oscar Freire, la via della moda ed una delle più esclusive della città. In poche settimane Tonolli, che nell’avventura verdeoro è affiancato da tre soci, il fratello Gigi, il padre e l’amico Nick, ha fatto il boom. “Per il nostro gelato utilizziamo solo prodotti italiani importati dai distribuitori locali – spiega – Abbiamo 42 gusti che esponiamo a rotazione sul bancone, oltre a croissant, affogati, frappé e il classico pinguino”. I nomi dei gusti sono rigorosamente in italiano per dare un tocco di classe, molto apprezzato dai ceti medio-alti: dalla tradizionale stracciatella al caratteristico pistacchio di Bronte, fino al più particolare cioccolato piccante.
E pensare che tutto nacque tra i banchi dell’università: “A Milano frequentavo un master e un professore di Economia ripeteva sempre che, a parte l’esperienza di successo di Grom, nessuno era mai riuscito a esportare il prodotto gelato all’estero” spiegaTonolli. Un’idea semplice dunque, ma anche una scommessa imprenditoriale. “Feci una ricerca di mercato direttamente in Brasile – racconta – Pochissime gelaterie e caldo tutto l’anno”. Il business plan è pronto ma mancano i soldi: “Insieme a mio fratello Gigi convinciamo mio padre: vendiamo un’auto d’epoca e poi nell’avventura imbarchiamo un nostro amico scozzese Nicholas Johnson, un esperto di affari in Brasile”. Ma non ci si improvvisa gelatai dall’oggi all’indomani: “Faccio un corso per capire come funziona la produzione del gelato e da un amico imprenditore del settore mi faccio spiegare come funziona il mercato”.
Altro che Rio de Janeiro o Salvador de Bahia, Tonolli va contro corrente e sceglie San Paolo, la “Milano brasiliana” come la chiamamo da queste parti: “Per una serie di ragioni: fa caldo tutto l’anno, ci sono 20 milioni di abitanti, è una città cosmopolita e il paulistano è il brasiliano con il potere d’acquisto più alto. Le città del litorale invece sono dei falsi gioielli: lavori un paio di mesi all’anno durante le vacanze oppure nel week end. A San Paolo lavori tutti i giorni, tutto l’anno”.
A luglio 2010 lo sbarco in Brasile: sei mesi di preparazione del terreno affiancato “da un buon ragioniere e da un buon avvocato, due figure fondamentali perevitare fregature da queste parti”. Ad agosto, un anno e mezzo dopo l’apertura della prima gelateria, Bacio di Latte ha già aperto altri due punti vendita a San Paolo: “Siamo in continua evoluzione e miglioramento – precisa Tonolli – A breve lanceremo la granita siciliana che qui è introvabile e il gusto açaí branco, una particolare frutta tropicale: ci piace conciliare la tradizione italiana con i sapori esotici”.