La settimana scorsa sui mercati valutari l’euro è rimasto stabile, scambiato a 1,363 contro il dollaro. E’ sceso invece l’oro, che ha perso il 3,6%, finendo a 1.245 dollari l’oncia. Questo movimento viene associato agli sviluppi in Ucraina, dove, per quanto le violenze continuino, sembra evidente che non ci sarà un intervento della Russia con tutti i timori per la pace che avrebbe comportato. Chi aveva temuto un’escalation delle tensioni geopolitiche e si era rifugiato nel metallo giallo è tornato sui suoi passi.
Il bilancio della settimana per Piazza Affari è un progresso del 4,4%, che mette in evidenza Milano rispetto alle altre Borse europee: Parigi e Francoforte sono salite dello 0,6%, Madrid +2,2%. Dall’inizio dell’anno l’indice FtseMib registra un guadagno del 14%, che si confronta con il +4,8% dell’indice complessivo delle Borse europee Stoxx 600.
Positivo l’andamento del Btp, il cui rendimento si è assestato al 2,96%, dal 3,24% di prima delle elezioni. Lo spread in otto giorni si è ridotto di 30 punti base, passando da 190 a 160.
Il rialzo della scorsa settimana è stato guidato da quattro banche: Banco Popolare +13,2%, MontePaschi +12,2%, Popolare dell’Emilia +12% e Pop. Milano +11,4%.
Con uno strappo nel finale Montepaschi chiude in rialzo del 7,2%, a 24,86 euro. In una sola seduta il titolo è riuscito ad annullare tutte le perdite accumulate nel corso del mese e a portare la performance da inizio anno sopra il +40%. Si tratta della seconda miglior performance tra le blue chip dell’FtseMib subito dietro quella di B. Popolare Milano (+70%). In attesa che parta l’aumento di capitale da 5 miliardi, la data indicativa potrebbe essere lunedì 9 giugno, Equita ha ribadito la raccomandazione Buy e il target price di 30 euro. Più prudente Banca IMI, che mantiene il giudizio Hold e ritocca il prezzo obiettivo a 22,81 euro
La trattativa di Intesa Sanpaolo con Kkr KKR.N per sviluppare insieme a UniCredit e Alvarez & Marsal una soluzione per gestire il portafoglio dei crediti in ristrutturazione è in fase molto avanzata e potrebbe chiudersi nelle prossime settimane, ha detto venerdì l’ad Carlo Messina all’assemblea annuale di Banca d’Italia.
Intanto, Moody’s ha rivisto in negativo l’outlook sul rating di lungo periodo di quattro banche italiane, tra cui UniCredit e Banco Popolare, facendo salire il conto degli istituti italiani con prospettive negative a 19, il 76% del totale nazionale.
LE 10 MIGLIORI BLUE CHIP DELLA SETTIMANA
Banco Popolare +13,2%
MontePaschi +12,2%
Banca Pop.Emilia +12%
Banca Pop.Milano +11,4%
Atlantia +9,9%Ubi +9,8%
Telecom Italia +9,8%
UnipolSai +7%
Mediolanum +6,9%
Autogrill +6,9%
Atlantia ha beneficiato di numerosi upgrade da parte di broker internazionali che scommettono sull’incremento del traffico autostradale in Italia e sullo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino dopo l’atteso accordo fra Alitalia e Etihad.
Sias chiude con un balzo in avanti del 5,4% facendo segnare a 9,46 euro i prezzi massimi dal luglio 2007.La performance da inizio anno sale a +27%. La holding controllata dalla famiglia Gavio, che gestisce una serie di concessioni autostradali, ha chiuso il primo trimestre 2014 con dati in crescita: l’Ebitda è salito del 18,8% anno su anno a 128,7 milioni di euro. I volumi del traffico sono saliti anno su anno dell’1,4%, primo rialzo dopo tre anni e mezzo di contrazione.
Il Cda di Ente CariFirenze ha deliberato di aderire parzialmente all’Opa lanciata da Corporacion America su Aeroporto di Firenze (AdF) apportando il 3,5% e restando azionista con il 14%.
Il Cda di Sat, società che gestisce l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, considera congruo il nuovo corrispettivo offerto nell’ambito dell’Opa da Corporacion America.
Il ministero dello Sviluppo, dell’Indutria e del Commercio estero in Brasile ha consentito a una serie di produttori come Fiat, Volkswagen e General Motors l’accesso al programma d’incentivi per l’innovazione tecnologica Inovar-Auto. Le immatricolazioni di nuovi veicoli in Brasile nel mese di maggio calcolate fino a ieri sono diminuite del 6,7% rispetto allo stesso periodo di aprile, con un calo del 10% delle vendite medie per giornata di lavoro rispetto a un anno prima.
Falck Renewables ha chiuso la seduta di venerdì in rialzo del 4,5% a 1,338 euro. Esplosivi i volumi: sono passate di mano 1,535 milioni azioni, quasi 7 volte rispetto alle 223mila scambiate nell’intera seduta di ieri. Il titolo della società milanese, che realizza e gestisce impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ha avviato con successo un nuovo impianto a Rende, in provincia di Cosenza, basato su una tecnologia innovativa messa a punto internamente da Falck. Si tratta del primo impianto “rinnovabile ibrido”, come lo definisce il Corriere della Sera, che unisce solare termodinamico e biomasse: “Integrate, queste due fonti rinnovabili, producono insieme una quantità di energia superiore alla somma di quella generata dalle due singole fonti”.