Enel e Inwit lanciano due importanti prestiti obbligazionari. Il gruppo elettrico ha collocato un “sustainability-linked bond” da 500 milioni di sterline, con scadenza a sette anni. Le richieste hanno superato di sei volte l’offerta, arrivando a quota tre miliardi. L’operazione, realizzata attraverso la controllata di diritto olandese Enel Finance International, è la prima nel suo genere per il mercato in sterline.
Il bond è strutturato in una singola tranche e prevede un tasso d’interesse dell’1,000%. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,747% e il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,038%. La data di regolamento è il 20 ottobre 2020.
L’emissione è “legata al conseguimento dell’obiettivo di sostenibilità di Enel – spiega il gruppo in una nota – relativo alla percentuale di capacità installata consolidata da fonti rinnovabili rispetto alla capacità installata consolidata totale, in linea con l’impegno a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) delle Nazioni Unite”.
Il tasso d’interesse “rimarrà invariato fino alla scadenza del prestito obbligazionario a fronte del raggiungimento del Sustainability Performance Target alla data del 31 dicembre 2022 – si legge ancora nella nota – In caso di mancato raggiungimento di tale obiettivo, sarà applicato un meccanismo di step up con un incremento di 25 bps del tasso di interesse, a decorrere dal primo periodo di interesse successivo alla data di pubblicazione dell’assurance report del revisore contabile”.
I proventi saranno utilizzati per “l’ordinario fabbisogno finanziario del gruppo”, continua Enel, sottolineando che il bond “segue l’adozione da parte di Enel di un “Sustainability-Linked Financing Framework”, il primo documento a livello mondiale che presenta l’intera strategia finanziaria “Sustainability-Linked” tramite molteplici soluzioni di finanziamento (commercial papers, prestiti ed emissioni obbligazionarie), integrando la sostenibilità nel piano di finanziamento globale del gruppo”.
Il bond, che arriva dopo due precedenti emissioni obbligazionarie “SDG-Linked” di Efi collocate sui mercati europei e statunitensi, sarà quotato sulla Borsa irlandese e sul sistema multilaterale di negoziazione “ExtraMOT PRO” organizzato e gestito da Borsa Italiana.
Anche Inwit, la società delle torri di Telecom Italia e Vodafone, è tornata sul mercato obbligazionario, lanciando – dopo il bond di luglio – una seconda emissione da 750 milioni di euro. La domanda ha superato l’offerta di quattro volte, arrivando oltre quota tre miliardi di euro. Gli investitori coinvolti sono stati più di 300. Il bond è a tasso fisso con cedola dell’1,625% e scadenza a otto anni.
“Il successo dell’emissione del nuovo Bond – ha detto Giovanni Ferigo, amministratore delegato di Inwit – dimostra ancora una volta la fiducia dei mercati nella nostra società. L’ottima qualità e la numerosità degli ordini ci permettono di estendere la durata del nostro debito ed ottimizzarne il costo e rappresentano un nuovo riconoscimento della solidità del nostro business e del disegno industriale nell’accelerazione del processo di digitalizzazione del Paese”.