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Da Cassano a Gattuso, tutto il calcio in ansia: ma il mitico MilanLab dov’era?

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Ictus ischemico. Anzi no, ictus ischemico “transitorio”. Anzi no, problemi cardiaci. È un incrociarsi di voci quelle intorno alla stato di salute di Antonio Cassano, in seguito al malore avvertito sabato sera a Malpensa, al rientro dalla trasferta di Roma. Dal lancio dell’Ansa, alla dichiarazione di Berlusconi su una possibile operazione al cuore, passando per le smentite dell’AC Milan e il riserbo dei medici del Policlinico di Milano, dove il calciatore è tuttora ricoverato nel reparto di neurologia. Il tutto, sintetizzato dalle due parole pronunciata dalla mamma di Fantantonio all’ingresso dell’ospedale: “Speriamo bene”. Parole che sintetizzano la speranza di milioni di tifosi italiani in apprensione ma che aprono anche un inquietante interrogativo su quanto sta accadendo da un mese a questa parte sulla sponda rossonera del Naviglio.

Prima Gattuso, fermo da settembre, che non più di una settimana fa si è presentato in conferenza stampa a Milanello svelando il mistero sulla sua lunga assenza: vede doppio dall’occhio sinistro, un problema al nervo ottico che richiederà un intervento chirurgico, ma non prima di tra 4 mesi. Dopo stagioni intere di battaglie e contrasti anche duri, un problema alquanto insolito, sicuramente inedito, e che a 33 anni fa incombere il serio dubbio di un ritiro forzato dall’attività.

Adesso Cassano. Anche qui, un problema neurologico, ma all’apparenza ancora più grave. Anche se sulle sue condizioni Galliani ostenta ottimismo, in realtà è forte la preoccupazione nell’ambiente rossonero su ciò che è accaduto di recente ai due giocatori, di 33 e 29 anni, che mai avevano denotato problemi simili pur avendo una lunga carriera alle spalle, anche all’estero e in nazionale.

Se a tutto questo si aggiunge la sequela di infortuni che ha colpito quest’anno molti altri giocatori della rosa di Massimiliano Allegri, verrebbe da pensare a una maledizione. Oppure, più razionalmente, ancorchè con tutte le cautele del caso, potrebbe finire nel mirino il tanto celebrato MilanLab, fiore all’occhiello della preparazione atletica di casa Milan e secondo molti segreto dei grandi successi del club di Silvio Berlusconi.

Il quale ieri sera, uscendo dal Policlinico, ha dato ulteriori spunti di riflessione. Potrebbe esserci l’ictus, ma anche un problema cardiaco. Che forse, a questo punto, avrebbe potuto essere riscontrato prima. Ma Milan Lab dov’era?

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