In arrivo 660 milioni di euro da Bei e Intesa Sanpaolo. La Banca europea per gli investimenti e l’istituto bancario hanno infatti siglato sei accordi per finanziamenti a medio-lungo termine destinati a pmi, prestiti a studenti universitari, al social housing, alle energie rinnovabili, all’efficientamento energetico e all’ambiente.
LE RISORSE PER LE PMI
Nel dettaglio alle pmi andrà la maggior parte delle risorse disponibili: 400 milioni di fondi Bei con condizioni di particolare favore. Le linee, tramite l’intermediazione di Mediocredito Italiano e Leasint (entrambe gruppo intesa Sanpaolo), saranno finalizzate esclusivamente agli investimenti per nuovi progetti sia quelli in corso non ancora
ultimati. I progetti non potranno superare l’importo di 25 milioni di euro con durata massima di 15 anni. Gli interventi sono destinati a aziende attive in tutti i settori produttivi: agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi e potranno riguardare l’acquisto, la costruzione, l’ampliamento e la ristrutturazione di fabbricati; l’acquisto di impianti, attrezzature, automezzi o macchinari; le spese, gli oneri accessori e le immobilizzazioni immateriali collegate ai progetti, incluse le spese di ricerca, sviluppo e innovazione; la necessità permanente di capitale circolante legata all’attività operativa. Sono esclusi i progetti di puro investimento finanziario/immobiliare. A fianco dei fondi Bei, Intesa Sanpaolo si impegna a fornire anche risorse proprie alle PMI beneficiarie. ”In un momento non facile dell’economia italiana ed europea – ha commentato il ceo di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani – mettiamo a disposizione delle imprese qualcosa di estremamente concreto, pragmatico e di sicuro impatto. Il nostro ruolo di banche e’ quello di dare un contributo concreto all’economia reale”. Per Cucchiani il credit crunch non è un fenomeno imputabile a Intesa Sanpaolo: ”Nel nostro caso non è vero. La nostra quota di mercato nel credito al consumo è aumentata a fronte di masse stabili”.
LE RISORSE PER GLI STUDENTI E IL SOCIAL HOUSING DI PARMA
Altre due linee di credito riguardano i prestiti agli studenti universitari e un fondo per lo sviluppo di social housing a Parma. Nel dettaglio la prima (20 milioni di euro) è rivolta ad iscritti in un Istituto Universitario dell’Unione con sede in Italia convenzionato con il Gruppo Intesa Sanpaolo e punta a contribuire alle spese di studio e mantenimento (per esempio tasse d’iscrizione, libri, alloggio e costi di trasporto).Come ammontare si prevede 20mila euro per studente spalmato su quattro anni (5.000 euro per anno) e un piano di rimborso del prestito che inizierà un anno dopo il completamento degli studi con rate mensili fisse e per durata massima di otto anni.
La seconda è destinata a ad un Fondo comune di investimentoimmobiliare di tipo chiuso, riservato a investitori qualificati, che ha in corso di realizzazione la costruzione di 408 unità abitative di edilizia residenziale sociale situate nel Comune di Parma. Con questa operazione la BEI finanzia per la prima volta il social housing in Italia. Questi interventi, ha detto Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei, ”sono il segno che con la collaborazione del mondo bancario l’Europa ha gli strumenti per poter essere vicina ai suoi cittadini e sostenerli nelle loro esigenze essenziali”.
LE RISORSE PER L’ENERGIA RINNOVABILE E L’AMBIENTE
Cento milioni di euro saranno messi a disposizione per il finanziamento di progetti nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica localizzati in Italia. Si tratta di uno dei pilastri dell’attività di prestito della Banca europea per gli investimenti, e rappresenta un rafforzamento degli accordi di settore già siglati con Intesa Sanpaolo nell’ultimo triennio. Sesantacinque milioni riguardano invece la linea di credito che è stata anche perfezionata da BEI e Intesa Sanpaolo con la Provincia di Milano per il finanziamento di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Permetterà di finanziare i soggetti privati qualificabili come energy service companies (le cosiddette ESCO) che si aggiudicheranno i lotti lavori messi a gara dalla Provincia e riguardanti interventi di efficientamento energetico nelle scuole e negli edifici di proprietà dei comuni della Provincia di Milano (inclusa la città di Milano) e dei comuni della provincia di Monza e Brianza.
C’è poi il capitolo “protezione ambientale” e “comunità sostenibili”: 60 milioni di linee di credito destinati a progetti di piccole e medie dimensioni promossi da enti locali ed altri enti di diritto pubblico o di diritto privato.