La più piccola isola della Campania anticipa tutti con un piano partecipato di riapertura e punta su habitat, cultura, accoglienza,infrastrutture.
Non potevano pensare di meglio che “Procida: l’Isola che non si isola “per lasciarsi alle spalle il coronavirus e la grande partita (per ora) interrotta per il titolo di Capitale della cultura italiana 2021. La più piccola isola del Golfo di Napoli in questi giorni mette in campo, ovvero nella rete internazionale, tutta la forza sociale ed umana per affrontare e gestire la prossima stagione estiva. Hanno coniato uno slogan che racchiude la determinazione a ricominciare presto. A partire dal Sindaco Dino Ambrosino (del quale , confesso, sono amico ) che pur nelle difficoltà generali, tra ordinanze e provvedimenti sanitari, non smette di credere nella volontà della sua gente di continuare ad accogliere turisti da tutto il mondo.
L’isola disputerà la nuova partita con strumenti maneggiati con grande cura : l’habitat, il mare, la cultura, l’accoglienza, la solidarietà. Ancora una volta. D’altra parte sarebbe lunghissimo l’elenco di attori, artisti, ambientalisti, intellettuali diventati ignari testimonial diuna solida comunità plasmata da questi valori.
“L’Isola che non si isola” è prima di tutto una campagna informativa su ciò che da giugno ad ottobre , almeno, si potrà trovare nelle strade, nelle piazze, lungo gli approdi. Un turismo di prossimità ,si dice, che avrà come cardine la partecipazione dei residenti e di quanti sono legati a Procida per storia ed affetti. I Premi letterari, cinematografici, le mostre hanno sempre goduto di amicizie e presenze importanti. Molti personaggi non vedono l’ora di sbarcare e non sarà un virus a tenerli lontani.
Più in concreto su cosa è impegnato il Comune ? “ La ridefinizione di percorsi turistico-culturali, il miglioramento del progetto Museo Civico nel Palazzo della Cultura a Terra Murata, interventi infrastrutturali nei luoghi di accoglienza, moderni punti di informazione turistica a Marina Grande e Santa Margherita nuova, sono i principali progetti in cantiere “ dicono gli Assessori comunali Lucia Mameli e Nico Granito. Con le Associazioni del commercio e degli artigiani – anima economica dell’isola assieme ai marittimi – hanno discusso di un piano di lavoro per fare tutto bene e in fretta. Sono stati esentati dal pagamento delle tasse comunali per farli resistere e tenerli vivi per le mille attività in programma.
Le misure organizzative e il distanziamento sociale sul territorio restano un punto di attenzione centrale. Pur caratterizzandosi come luogo dell’anima e della cultura in un’estate atipica sull’isola si ricorda che “ la vita di uno vale quella dell’altro”. Dal 4 maggio si allenteranno le misure restrittive. Pochi giorni dopo l’isola sarà pronta ad accogliere turisti e naviganti da ogni parte , a riprogrammare gli eventi culturali. L’ottimismo della volontà ci ha sempre aiutato e anche stavolta ci aiuterà ad andare avanti, dicono all’unisono in Comune. Difficile non credergli.