Questo é quanto emerge dal Rapporto 2018 “Io sono cultura” elaborato dalla Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione della Regione Marche e presentato in sede del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo alla presenza del neo Ministro Alberto Bonisoli.
Per Sistema Produttivo Culturale e Creativo si intendono tutte quelle attività economiche che producono cultura, beni e servizi. Si articola in cinque aree primarie: industrie creative – architettura, comunicazione e design -; industrie culturali – cinema, editoria, videogiochi, musica, stampa, software -; patrimonio storico culturale – musei, biblioteche, archivi, monumenti storici e siti archeologici -; performing arts e arti visive e le imprese creative-driven (ossia quelle imprese che impiegano per la loro produzione figure professionali creative e culturali, come nel cas9 della manifattura evoluta o l’artigianato.
Attualmente le aziende culturali danno lavoro a 488mila persone. Le imprese creative arrivano a 261mila addetti, la performing arts 141mila posti di lavoro, la valorizzazione e la conservazione del patrimonio storico artistico 51mila altri addetti. A questi quattro settori si aggiungono le attività creative-driven con più di 579mila impieghi.
È il design ad avere un ruolo significativo in questa analisi e che produce 8,6 miliardi di euro di valore aggiunto insieme all’architettura; seguito dalla comunicazione con 4,3 miliardi di euro. Seguono settori come l’editoria, quello dei videogiochi e software. Queste ult8me due fruttano 25,8 miliardi d8 euro alla nostra economia.
La distribuzione geografica, vede al primo posto la città di Milano, seguita da Roma, Torino, Siena, Arezzo, Firenze, Ancona, Aosta, Bologna, Modena.
Le imprese del Sistema conta la presenza (2017) di ben 414.701 imprese che incidono per il 6,7 % sul totale delle attività italiane.
Le imprese femminili sono in aumento nella filiera, con una crescita dello 0,3% rispetto all’anno precedente, generalmente le troviam9 nel campo dell’editoria e della comunicazione.
Se vogliamo analizzare le incidenze per macro areee, il Centro produce il 7,3 % del valore aggiunto, il Nord Ovest il 6,8 % e il Nord Est il 5,4%. Il Mezzogiorno, il più ricco di siti culturali e patrimonio storico arriva al 4,2%.
Secondo il Ministro Bonisoli, il lavoro in questo settore sta crescendo, inoltre essendo un settore altamente qualificato dato anche dall’alto numero di persone laureate rispetto ad altri settori, questo consente di sostenere ulteriormente il trend positivo dell’azienda creativa che esporta creatività. Inoltre, grande importanza va data al settore del restauro, per la grande professionalità insita nelle tradizione italiana, ma anche un settore specializzato capace di offrire altissima qualità del servizio anche nel mondo.
Da questo documento sembra proprio che ci sia sempre più bisogno di cultura, bellezza, qualità e innovazione per sostenere in futuro dell’economia italiana.