Se persino Gino Sorbillo, il celebre ristoratore napoletano, ha sdoganato la pizza con l’ananas, figuriamoci se non è possibile immaginare un hot dog ripieno di cibo giapponese. Succede in Brasile, che è il Paese che accoglie il maggior numero di giapponesi al di fuori del Giappone (quasi 2 milioni di brasiliani sono di origine giapponese) in particolare nello Stato di San Paolo: proprio nel centro della capitale paulista, nel quartiere Liberdade che pullula di locali asiatici, un negozio si è inventato il “Cachorro-quente com yakisoba”, altrimenti detto “Yakisoba dog”, cioè appunto l’hot dog infarcito di noodles fritti al salto, tipici della cucina giapponese. In Brasile infatti il piatto nipponico per eccellenza, più ancora del sushi, è lo yakisoba, che grazie alla forte immigrazione asiatica è diventato un piatto popolarissimo, così come il temaki, di cui nel Paese sudamericano è stata anche creata una variante. Non a caso in Italia ha avuto molto successo la catena di “sushi brasiliano” Temakinho.
Non deve dunque stupire, nell’epoca della cucina fusion, un abbinamento così curioso, come quello tra l’hot dog, la cui origine viene rivendicata da Austria, Germania e Stati Uniti e contiene di solito un wurstel, e il cibo asiatico. Il locale Power Pop nel cuore di San Paolo propone il ripieno non solo del popolarissimo yakisoba ma anche di altri piatti giapponesi, come ad esempio il chicken katsu, noto anche come pollo al panko (una particolare farina di pane, usata per le fritture). Altra particolarità di questo hot dog che potremmo definire “nippo-brasileiro” è il tipo di pane utilizzato, di cui il cliente può anche scegliere il colore: rosa o verde, oppure la tipologia brioche. Tutti i piatti sono serviti con maionese Kewpie, molto consumata in Giappone, mentre per i vegani esiste l’opzione con funghi shimeji (anche questi diffusissimi in Brasile) e maionese preparata senza uova. Il tutto a prezzi ragionevoli, considerando che la cucina esotica è sempre molto cara in tutto il mondo, ma in questo caso un hot dog abbondantemente infarcito si paga solo l’equivalente di 4-5 euro.