Il Pil italiano è cresciuto dello 0,3% nel primo trimestre. A confermarlo è la stima del Centro Studi Confindustria che, nella “Congiuntura Flash” mensile, riporta che la crescita acquisita per il 2015 è stata finora dello 0,2%. Per gli analisti di Confindustria ci sono sufficienti motivi per guardare avanti con ottimismo: “Gli indicatori congiunturali coincidenti e anticipatori delineano un’accelerazione della ripresa fin dal trimestre in corso“. Per farlo, però, bisognerà proseguire “sulla strada delle riforme”.
Secondo la Congiuntura Flash del Csc, la produzione industriale dovrebbe crescere dello 0,3% ad aprile e dello 0,1% a maggio, con una variazione acquisita dello 0,8% nel secondo trimestre. Un aumento che sarà trainato soprattutto dal settore manifatturiero, il cui indice Pmi composito è arrivato al top dal 2011.
La produzione industriale ha fatto segnare una crescita dell’1,4% da settembre 2014 fino a marzo. Nello stesso periodo il settore manifatturiero ha registrato un aumento dell’1,9%. In crescita sia il fatturato estero (+3,3%) che quello interno, in aumento del 3,2% a prezzi costanti.
A completare il quadro ci sono gli investimenti. Quelli in macchinari e mezzi di trasporto hanno fatto segnare una crescita 2,5% nel primo trimestre 2015 (+28,7% gli investimenti in mezzi di trasporto), dando vita ad un trend che, secondo il Csc, dovrebbe proseguire nel secondo trimestre.
Tornano a crescere anche, per la prima volta dal 2010, gli investimenti in costruzioni (+0,5% nel primo trimestre 2015), mentre continua a pesare negativamente il basso grado di utilizzo degli impianti, nonostante l’aumento al 71,7% nel primo trimestre dell’anno.
Una crescita, quella testimoniata dal Csc, che può far ben sperare ma che, almeno per il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, non può bastare: “Bene, ma gli zero virgola non bastano, dobbiamo crescere”. Questo il commento del presidente di Confindustria a margine del convegno di Federlegno a Milano.