Il CSC rileva un calo della produzione industriale dello 0,6% in ottobre su settembre, quando è stata stimata una variazione di -1% sul mese precedente.
Rispetto al picco pre-crisi (aprile 2008) il livello di attività rimane inferiore del 23,2%. La produzione media, calcolata al netto delle diverse giornate lavorative (2 in più questo mese), è in diminuzione del 4,0% rispetto all’ottobre del 2011 (-3,8% in settembre, 2 giorni lavorativi in meno).
Gli ordini in volume sono stimati in decremento: -0,5% su settembre e -1,9% sui dodici mesi. Il mese scorso erano diminuiti dello 0,4% su agosto e dell’1,0% annuo. Nel terzo trimestre l’attività ha registrato un marginale incremento sul secondo (+0,2%, dal -1,6%), grazie al significativo progresso di agosto (+1,7%). Se questi dati venissero confermati dalle statistiche ufficiali, la variazione del terzo trimestre interromperebbe un calo di produzione che si protrae da un anno.
Il progresso nel terzo trimestre è sorprendente alla luce del negativo andamento degli indicatori qualitativi. La distribuzione delle giornate lavorative può avere influenzato le statistiche. Nel quarto trimestre la dinamica attesa è negativa. La variazione acquisita in ottobre è di -0,7% (-0,1% ereditato dal terzo) e le tendenze rilevate dall’indagine ISTAT sulla fiducia delle imprese manifatturiere confermano il prolungarsi di una significativa debolezza: il saldo dei giudizi sulla produzione è di poco migliorato in ottobre ma oscilla intorno ai livelli dell’estate 2009 (a -6, da -7); quello sugli ordini totali è peggiorato (a -42, da -40) e il saldo relativo agli ordini interni è fermo da 4 mesi al valore più basso da fine 2009 (-47).