Maxi-rapina informatica nel mondo della finanza decentralizzata. Un attacco hacker ha sottratto circa 612 milioni di dollari in criptoasset: di gran lunga il maggior furto di mai compiuto in questo settore. La vittima è Poly Network, piattaforma che collega diverse blockchain in modo da farle lavorare insieme. La notizia è stata diffusa dalla stessa società in un tweet:
“Cari hacker – si legge – vogliamo stabilire una comunicazione con voi e invitarvi a restituire i beni hackerati. La quantità di denaro che avete hackerato è la più grande nella storia della DeFi. Le forze dell’ordine in ogni paese tratteranno questo caso come un grande crimine economico e voi sarete perseguiti. Sarebbe davvero molto imprudente per voi realizzare ulteriori transazioni. I soldi che avete rubato sono di migliaia di membri della comunità crypto. Dovreste parlare con noi per trovare una soluzione”.
In termini più tecnici, Poly Network è un protocollo di finanza decentralizzata che consente di scambiare i gettoni virtuali (token) attraverso differenti blockchain. Per finanza decentralizzata si intende un sistema finanziario che non prevede la presenza di intermediari centrali come le banche, ma che utilizza piuttosto gli smart contract basati sulla blockchain.
Dopo la denuncia di Poly Network, l’azienda di cyber sicurezza SlowMist ha scritto sempre su Twitter che le email degli hacker sono state trovate – così come i loro ID, gli indirizzi IP e le impronte digitali usate per l’autentificazione sui dispositivi – ma anche che “l’attacco, probabilmente, è stato preparato a lungo e con scrupolo”.
SlowMist ha precisato che gli hacker hanno trasferito criptovalute per oltre 610 milioni di dollari a tre indirizzi diversi. Poly Network ha quindi chiesto ai trader di criptovalute di bloccare i token provenienti dai tre indirizzi collegati ai criminali.
La società di analisi CipherTrace rileva che nei primi sette mesi del 2021 gli attacchi informatici legati alla finanza decentralizzata hanno sottratto in tutto 361 milioni di dollari, quasi il triplo rispetto al valore registrato in tutto il 2020.
Per l’azienda specializzata DeFi Pulse, ad attrarre gli hacker è la quantità di denaro contenuta nelle applicazioni di finanza decentralizzata: circa 80 miliardi di dollari.
Intanto, prosegue la ripresa delle criptovalute, che nelle scorse settimane avevano subito pesanti ribassi. In mattinata, il Bitcoin guadagna quasi il 2%, a 46.340 dollari, mentre l’Etherum risale di circa il 3%, a 3.230 dollari.