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Crosetto e l’insostenibile ipocrisia sull’Ucraina: come si fa a mettere sullo stesso piano l'”invasione” di Kiev e quella di Putin?

Disapprova l'”invasione” ucraina in terra russa, si dissocia dall’Europa e dall’America e pone ipocritamente la controffensiva di Kiev sullo stesso piano dell’iniziale aggressione di Putin: peggio di così il ministro della Difesa non poteva fare. Ma adesso la premier Meloni che cosa farà?

Crosetto e l’insostenibile ipocrisia sull’Ucraina: come si fa a mettere sullo stesso piano l'”invasione” di Kiev e quella di Putin?

Dov’è finito il gigantesco buonsenso e l’abituale realismo del ministro della Difesa Guido Crosetto, fino a qualche tempo fa considerato da tutti uno dei migliori ministri del Governo Meloni? Da qualche giorno Crosetto ha visibilmente perso la bussola e sull’Ucraina sostiene tesi aberranti contro l’orientamento della Casa Bianca e della Ue. Crosetto ha incredibilmente condannato l”invasione” ucraina della Russia (“Nessun Paese deve invadere un altro Paese”) mettendo ipocritamente sullo stesso piano Kiev e Mosca e dimenticando che l’invasione di Putin è stata molto aggressiva e finalizzata alla conquista di territori mentre quella ucraina è una controffensiva volta unicamente a rafforzare il potere di Zelensky al futuro tavolo della trattativa. Crosetto, ed è la prima volta che succede, s’è dissociato dall’Europa e dalla Casa Bianca dando un altro colpo alla credibilità internazionale dell’Italia, già bassa dopo il No della Meloni alla rielezione di Ursula Von der Leyen che ha isolato il nostro Paese nell’Unione. L’uscita di Crosetto ha entusiasmato il leader filorusso della Lega, Matteo Salvini, che ha subito esultato, e ha ricevuto l’appoggio del pavido ministro degli Esteri, Antonio Tajani (chissà che cosa avrà detto la famiglia Berlusconi). Certamente non sarà contento il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha sempre fatto del pieno appoggio all’Ucraina, in un quadro di forte coesione con l’Europa e con l’America democratica, la carta identitaria dell’Italia migliore e che forse avrà qualcosa da dire a Crosetto, che sicuramente si merita di finire subito giù dalla torre.

E la Meloni che ne pensa? La premier ha fatto trapelare il suo larvato dissenso da Crosetto ma poi è partita per le vacanze e si è chiusa nel silenzio. Sarebbe ora di battere un colpo e di confermare, senza il minimo dubbio, il sostegno dell’Italia alla coraggiosa Ucraina e all’indomito Zelensky.

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