E’ senza freni l’ondata di vendite che sta colpendo i listini europei in sintonia con il brusco calo di Tokyo -2,3%. Milano alle 12 perde il 3,16%. L’indice FtseMib arretra sotto i 18 milia punti (17.728). Parigi “solo” il 2,35% davanti a Londra – 1,83% e Francoforte -1,66%. Le più deboli sono le piazze della periferia dell’eurozona: Madrid perde il 4,8% mentre Lisbona cede il 3,6%. In Grecia il rendimento dei titoli decennali e’ tornato a superare l’8%.
Il rendimento del Btp è salito al 2,7%, dal 2,42% della chiusura di ieri sera. Lo spread sul Bund si è allargato oltre i 200 bp. Immediato il commento di Matteo Renzi. “I nuovi vertici dell’Unione europea dovranno interpretare la nuova fase che si apre o da questa vicenda ne usciamo tutti insieme o la crisi che sta tornando sui mercati internazionali è una crisi che non avrà vincitori”.
L’asta sui titoli di Stato spagnoli a 10 e 15 anni si e’ chiusa con una mezza delusione, con una risalita dei rendimenti e un ammontare collocato pari a 3,2 miliardi sui 3,5 miliardi previsti.
Si rafforza il dollaro a 1,279 contro l’euro da 1,283.
Un altro dato ha seminato nuova sfiducia: a settembre l’indice dei prezzi al consumo è rallentato a +0,3% nell’Eurozona e a +0,4% nell’Ue. In entrambi i casi si tratta del rialzo più contenuto degli ultimi cinque anni. Per Ubs i timori sulla crescita globale sono esagerati, ma quelli sulla deflazione no.
Tornano a scendere i petroliferi in un quadro di mercato in cui non accenna a fermarsi il calo del greggio: il Brent arretra dello 0,6% a 83,2 dollari al barile. Saipem, che era partita in rialzo del 2%, perde l’1%, Eni -3,4%,Tenaris -2%.
Significativa la reazione della grande stampa internazionale. “Borse, tassi, petrolio:è tornata la grande paura”, titola Le Monde. “Forse Wall Street sa qualcosa che noi non sappiamo”, commenta in prima pagina il New York Times.ù
Le perdite più pesanti riguardano le banche: Unicredit scende del 4%, Intesa -4%.Travolti MontePaschi -8,5%, Banca Pop.Milano 8% ed il Banco Popolare -6%.
Tutte in ribasso, senza eccezioni, le blue chips: Enel -3%, Telecom Italia -4,6 e Mediaset -4%. Finmeccanica -4%, Fiat Chrysler -3%.Stm perde un altro 1,6%. Atlantia – 2,7% torna sui livelli di inizio anno.
Luxottica -2,2% fa segnare il prezzo più basso dal gennaio 2013. Il gruppo ha smentito stamani le voci sull’ uscita di alcuni manager chiave: Fabio d’Angelantonio, presidente di Sunglass Hut e chief marketing officer, e Antonio Miyakawa, responsabile delle licenze.
World Duty Free – 6,5% tocca un nuovo minimo storico a 6,05 euro. Dal primo ottobre ad oggi il titolo ha perso il 35% del suo valore.