“L’epidemia di coronavirus sta assumendo un profilo meno drammatico di quello che si era pensato negli ultimi giorni e di quello che suggerivano le proiezioni dei modelli. I mercati se ne sono accorti, per questo hanno dato il via a un processo di recupero piuttosto veloce”. Lo afferma Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nell’episodio di aprile della rubrica mensile “Al quarto piano”.
Secondo l’analista, l’andamento in atto “è positivo, perché migliora il sentiment dei consumatori e degli investitori, ma soprattutto perché permette alle società in difficoltà di ricapitalizzarsi velocemente e senza problemi, emettendo obbligazioni”.
Il rialzo dei mercati può continuare? “Sì – risponde Fugnoli – ma solo finché le notizie in arrivo saranno positive. Tuttavia, è bene mantenere una forte selettività e una certa prudenza. Si può quindi comprare tutto ciò che stanno comprando le banche centrali, cioè i bond di alta qualità sia corporate sia governativi. Vanno bene i titoli difensivi, come le utilities. Vanno bene, ma con molta prudenza, i ciclici solidi e le banche solide, soprattutto se di grandi dimensioni. Bisogna invece essere molto cauti sui titoli ad alto rendimento, fra i quali non mancheranno i fallimenti e le ristrutturazioni dei debiti, che penalizzeranno gli obbligazionisti”.
Insomma, “la prudenza è ancora necessaria perché l’epidemia non è finita – continua lo strategist di Kairos – Resteremo a casa almeno un altro mese in tutti i Paesi occidentali. Non esistendo ancora cure comprovate né vaccino, i governi temono che, una volta riavviata l’economia, i contagi possano riaccendersi, visto che gli infetti sono molti di più di quelli che ci dicono le statistiche”.
E allora come investire in queste condizioni? “Chi vuole acquistare può farlo con calma, distribuendo le operazioni nel tempo, con un orizzonte perlomeno di 3-4 mesi – conclude Fugnoli – Chi invece ha già investito farebbe meglio ad aspettare, senza comprare altro se è già abbastanza esposto. Piuttosto, sistemi il portafoglio vendendo i titoli che potrebbero incorrere in situazioni di difficoltà per acquistare titoli più sicuri”.