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Criptovalute: come investono in Spagna, Francia e Italia. Indagine OAM

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L’acquisto di criptovalute è più diffuso in Spagna rispetto a Italia e Francia ma i francesi destinano cifre maggiori, fino a 100mila euro, agli investimenti in valute virtuali. È uno degli elementi che emerge dall’indagine effettuata dall’OAM su un campione di cittadini di Spagna e Francia i cui risultati sono stati messi a confronto con quelli emersi dall’analisi relativa agli italiani pubblicata a fine 2022.

L’acquisto di criptovalute è più diffuso in Spagna rispetto a Italia e Francia ma sono i francesi quelli che investono somme maggior anche fino a 100mila euro, in valute virtuali. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, su un campione di cittadini di Spagna e Francia i cui risultati sono stati messi a confronto con quelli emersi dall’analisi relativa agli italiani. Le due nazioni sono scelte in quanto agli estremi per l’utilizzo delle criptovalute: in Spagna il livello più alto mentre in Francia quello più basso. L’indagine ha coinvolto un campione di 1.450 soggetti.

Criptovalute: in Spagna si punta a rendimenti elevati, Italia e Francia a diversificare

In Spagna circa il 40% del campione spagnolo che aveva sentito parlare di valute virtuali ha dichiarato di aver acquistato monete digitali in passato. Seguono il campione italiano e quello francese, con percentuali di investimenti passati rispettivamente del 30% e del 27%. Gli spagnoli puntano a rendimenti elevati mentre francesi e italiani diversificano il portafoglio. In particolare, il 69% degli spagnoli intervistati dichiara di aver investito massimo 10.000 euro, mentre nel campione francese il 15% ha investito tra i 25.000 e i 40.000 euro, e il 4% ha superato i 100.000 euro. La maggior parte del campione italiano (59%) ha investito tra 0 e 10.000 euro in criptovalute.

Criptovalute: Bitcoin e Ethereum le preferite

Il Bitcoin è la criptovaluta più acquistata, con il 64% dei campioni francese e spagnolo che dichiara di averla nel proprio portafoglio, seguito dal 59% del campione italiano. Il 36% degli spagnoli intervistati diversifica maggiormente le tipologie di criptovalute acquistate. La cripto Ethereum è la preferita per italiani e francesi, dopo il Bitcoin rispettivamente per il 23% e il 22%.

I francesi sono quelli che tendono ad acquistare criptovalute in maniera più autonoma (45% rispetto al 42% del campione italiano) a differenze del 63% degli spagnoli che si avvale di un exchange per i loro investimenti. Le criptovalute, una volta acquistate, vengono custodite negli exchange per circa la metà dei rispondenti.

Criptovalute: in Italia più alfabetizzazione finanziaria

L’indagine ha rivelato che gli italiani presentano un livello leggermente superiore di alfabetizzazione finanziaria, con un punteggio di 4 su 5, rispetto a Spagna (3,9) e Francia (3,8).

Riguardo ai soggetti che non hanno investito in criptovalute, gli italiani e gli spagnoli sono stati scoraggiati dalla mancanza di conoscenze necessarie per l’acquisto (rispettivamente il 44% e il 41%), mentre per i francesi il principale motivo è stata la troppa rischiosità dell’asset (42%).

La ripartizione per genere è abbastanza equa, con una prevalenza della componente femminile. L’indagine ha misurato anche il livello di conoscenza delle criptovalute, con il campione spagnolo che presenta il grado più alto di conoscenza medio-alta (45%), seguito dal campione italiano (42%) e infine dal campione francese (38%).

Criptovalute: i rischi connessi agli investimenti

Sui rischi connessi agli investimenti in valute virtuali, gli spagnoli (72%) risultano i più consapevoli sulla volatilità che una criptovaluta potrebbe registrare nell’arco di 24 ore. Seguono i francesi con il 70%. Il 31% degli italiani non avrebbe idea del grado di volatilità delle criptovalute.

Metà degli italiani e degli spagnoli ha paura di un eventuale attacco hacker al proprio portafoglio di criptovalute, mentre solo il 22% dei francesi si dichiara molto preoccupato.

Sul futuro delle criptovalute il 64% dei francesi non ritiene che il loro utilizzo superi quello delle monete a corso legale mentre spagnoli e italiani risultano più fiduciosi su un’utilizzo maggiore rispetto alle monete tradizionali.

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Categories: Finanza e Mercati