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Cripto nella tempesta: Ftx dichiara bancarotta, il Ceo Bankman-Fried si dimette, 100 mila creditori tremano

Scopio

La piattaforma di scambio di criptovalute Ftx ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti: viene così segnato il crollo dell’impero da 32 miliardi costruito dall’imprenditore trentenne Sam Bankman-Fried, l’ex enfant prodige del settore (per gli addetti ai lavori “Sbf”) che contestualmente ha deciso di rassegnare le sue dimissioni come amministratore delegato dell’azienda. La piattaforma nelle ultime ore ha fatto di tutto per raccogliere miliardi per evitare il collasso dopo che i trader si erano affrettati a ritirare 6 miliardi di dollari dalla piattaforma in sole 72 ore e l’exchange rivale Binance ha abbandonato una proposta di accordo di salvataggio questa settimana.
L’istanza di fallimento è stata presentata ieri alla corte federale del Delaware secondo il Capitolo 11, ha detto la società in una dichiarazione su Twitter, e comprende la principale borsa internazionale Ftx, il suo mercato di criptovalute negli Stati Uniti, il gruppo di trading proprietario di Bankman Fried, Alameda Research, e circa 130 società affiliate. Il Chapter 11 è una procedura fallimentare che consente alla società di continuare ad operare mentre negozia con i creditori.

Si può paragonare al tragico crash della Lehman Brothers, che scatenò la crisi del 2008 ?

Il crollo di quella che si credeva essere una delle aziende di criptovalute più stabili al mondo, secondo Changpeng Zhao, amministratore dell’exchange di criptovalute rivale Binance “potrebbe portare a conseguenze disastrose anche per altre aziende del settore”, ha riportato il Financial Times, mentre il New York Times rende noto che tra gli esperti l’accaduto viene già paragonato al tragico crash della Lehman Brothers, che scatenò la crisi del 2008.
“Lo shock è stato che questo ragazzo che era il volto dell’industria delle criptovalute e invece si è scoperto che l’imperatore non aveva vestiti”, ha detto a Reuters Thomas Hayes, membro dirigente della Great Hill Capital LLC a New York.
Le turbolenze di questa settimana hanno colpito i mercati delle criptovalute già in difficoltà, portando bitcoin ai minimi da due anni. Bitcoin è sceso ulteriormente dopo l’annuncio di FTX perdendo il 5,71% a 16.791 dollari venerdì sera. Anche le azioni di criptovalute e società legate alla blockchain sono crollate nelle notizie. Il token FTT di FTX è crollato del 30% venerdì a 2,57, subendo una perdita settimanale dell’88%.

L’ex enfant prodige del settore si scusa. Oltre 100.000 i creditori

Bankman-Fried, il cui patrimonio netto è stato stimato da Forbes a 26,5 miliardi di dollari un anno fa, si è scusato ripetutamente.
Mi dispiace davvero, ancora una volta, che siamo finiti qui”, ha detto in una serie di tweet.
Nella sua istanza di fallimento, FTX Trading ha affermato di avere da 10 a 50 miliardi di dollari di attività, da 10 a 50 miliardi di dollari di passività e oltre 100.000 creditori. John J. Ray III, un esperto di ristrutturazione, è stato nominato CEO. I clienti Ftx al momento non possono prelevare i propri fondi e chi aveva acquistato Bitcoin.

Come si è arrivati fin qui? E’ il terzo crollo da inizio anno nel mondo crypto

Si tratta del terzo crollo nel mondo crypto dall’inizio dell’anno: dopo il crush della stablecoin Terra a maggio, seguito dalla bancarotta della società di prestiti in criptovalute Celsius, che aveva quasi 1,8 milioni di utenti, a luglio.

Fino a pochi giorni fa, il potenziale di crescita del trentenne Sam Bankman-Fried sembrava illimitato, così come le sue ambizioni. Era stato definito da altri “il nuovo Warren Buffet”, si era definito da solo il potenziale primo “trilionario” del mondo. FTX ha raccolto 400 milioni di dollari dagli investitori a gennaio, valutando la società a 32 miliardi di dollari. Ha attirato denaro da investitori come l’investitore statale di Singapore Temasek e l’Ontario Teachers’ Pension Plan, nonché celebrità e star dello sport, scrive l’agenzia Reuters. Per le elezioni di Midterm, aveva deciso di donare 39.8 milioni di dollari alla causa democratica (secondo solo a George Soros). Poteva vantare un networking ricco di personalità di spicco tra Casa Bianca, Wall Street e Hollywood: alle sue conferenze alle Bahamas partecipavano Bill Clinton, Joe Biden, Tom Brady, Katy Perry.
Bankman-Fried, noto per i suoi pantaloncini e le sue magliette, si è trasformato dall’essere il simbolo dei successi delle criptovalute al protagonista del crollo di più alto profilo del settore.
Man mano che la sua azienda cresceva, come ricostruisce il Wall Street Journal, iniziava ad emergere anche il suo “lato oscuro”. Brusco con i regolatori d’oltreoceano, arrogante nelle trattative, adulante con politici statunitensi per ottenere un vantaggio competitivo sui rivali. Avrebbe infatti iniziato a premere per una prima regolamentazione del settore, ovviamente plasmata a suo vantaggio. Dietro le quinte, inoltre, Ftx avrebbe iniziato a utilizzare miliardi di dollari provenienti dai clienti per finanziare operazioni rischiose di Alameda Research, la società di valute digitali fondata da Bankman-Fried: il suo capitale risulterebbe composto per la maggior parte da “token FFF”, una criptovaluta creata dalla stessa Ftx, dal valore incerto. Quando queste operazioni sono venute a galla, è iniziato il tracollo.

Le mosse maldestre: il ruolo del cinese CZ di Binance

Il buco nelle finanze di Ftx, generato da questi prestiti non dichiarati, non basta da solo a spiegare il rapido passaggio della società dalle stelle alle istanze fallimentari. L’inimicarsi dei suoi omologhi nel settore sembra aver giocato un ruolo centrale. La maggior parte degli scambi di criptovalute nel mondo, infatti, avveniva su due piattaforme: Ftx, la più nota negli Usa, e Binance. Quest’ultima, più grande, è gestita dal miliardario cinese Changpeng Zhao (anche detto “CZ”). I due inizialmente sembravano in buoni rapporti, tanto che Zhao fu tra i primi finanziatori di Ftx.
Ma Zhao, a differenza di Sbf, non aveva nessuna fretta di regolamentare un settore che fino ad ora ha prosperato al di fuori del recinto della finanza tradizionale. “Non sosterremo le persone che fanno pressioni contro altri esponenti del settore alle loro spalle”, aveva scritto su Twitter. Il colpo di grazia è infine arrivato quando sono iniziate a trapelare le informazioni su Alameda che hanno minato la percepita affidabilità di Ftx, oltre che la sua stabilità finanziaria. Con il pretesto di essere turbato dalle “recenti rivelazioni”, Zhao ha annunciato che Binance si sarebbe liberata di tutti i token FTT detenuti dalla società. Il che ha fatto scatenare un effetto domino che in poco tempo ha fatto crollare la fiducia degli investitori. Quasi immediatamente, hedge funds e altre società sono corse a prelevare i soldi detenuti in forma di token FTT. Solo domenica, sarebbero stati ritirati fondi per un valore di 5 miliardi. Zhao si era inizialmente offerto di tendere una mano verso Sbf, per salvare la società, ma aveva poi deciso di ritrattare l’accordo.

Il timore degli sviluppi: sarà un effetto domino?

“La prossima domanda è l’ampiezza dell’effetto contagio che questo avrà su altri scambi e dove possono verificarsi le prossime potenziali perdite”, ha affermato a Reuters John Griffin, fondatore di Integra FEC, che si occupa di indagini sulle frodi finanziarie. Sin dalla sua creazione, gli operatori di criptovalute hanno provato a costruire un’impalcatura alternativa che potesse soppiantare il sistema finanziario tradizionale. Ma il tracollo di Ftx potrebbe segnare una grave battuta d’arresto nel processo espansivo del settore, dimostrando l’inaffidabilità di un mercato ancora molto opaco. Anche se per il momento ci sono stati pochi segnali di impatto più ampio, non sembrano aver rassicurato del tutto investitori e analisti. Dan Dolev, analista di crypto per Mizuho Securities, ha riassunto: «La domanda ora è: puoi fidarti di qualsiasi investimento in criptovalute?». In un mercato, come quello finanziario, dove la fiducia è tutto.

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