Anche il Credito Valtellinese è ormai una spa. La storica decisione di trasformare la banca popolare valtellinese in società per azioni, come prevede la riforma Renzi, è stata assunta in modo plebiscitario da un’affollatissima assemblea alla quale sono intervenuti 4.200 soci. Addio, dunque, al voto capitario e addio da subito anche al tetto del 5% al diritto di voto dei soci.
Ma la trasformazione in spa è solo il primo passo della seconda vita del Creval, i cui vertici sono perfettamente consapevoli che le difficoltà che vivono oggi le banche richiedono un rapido processo di consolidamento e una rivisitazione del modello di business volto a creare valore anche in tempi di tassi bassi. Ecco perchè l’ad di Creval, Fiordi, ha lanciato un rinnovato invito alla Popolare di Sondrio a sedersi al tavolo per verificare la fattibilità di una fusione.
Se la Popolare di Sondrio dovesse nicchiare, Creval ha un piano B: valutare un possibile con la Bper,che non ha mancato di lanciare segnali di attenzione.