C’è stata “una proliferazione” dello strumento del credito d’imposta, anche con “profili di criticità”. È partendo da queste considerazioni che la commissione Finanze del Senato ha dato all’unanimità via libera all’avvio di una indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con focus in particolare al credito d’imposta, perché tale istituto è stato preferito ad altre tipologie, come il contributo diretto a fondo perduto o in conto interesse per le imprese o la detrazione di imposta per le persone fisiche.
Inoltre si sono aggiunte modalità di fruizione dello stesso credito, alternative alla detrazione diretta delle spese documentate, quali la cessione al fornitore del credito maturato e correlato sconto in fattura ovvero la cessione del credito a soggetti terzi (banche e intermediari finanziari).
Ferma restando comunque la questione più generale delle spese fiscali intese come incentivi e aiuti pubblici attraverso la normativa fiscale, la commissione Finanze di Palazzo Madama ha ritenuto opportuna un’attenta verifica in prima istanza dei crediti di imposta in essere, anche nel settore delle costruzioni, ai fini di una valutazione della loro validità e della loro efficacia, sia ai fini di sostegno allo sviluppo che in termini di sostenibilità per la finanza pubblica.
Credito d’imposta: gli obiettivi dell’indagine
1) la rilevazione dei crediti di imposta in corso, con il censimento delle norme agevolative in vigore suddivise per annualità, settore di riferimento, percentuale di contributo pubblico, modalità di fruizione, costo complessivo per la finanza pubblica
2) identificazione di criteri di efficacia, con l’individuazione degli obiettivi di ogni strumento agevolativo, la definizione di una stima di effetti sul settore interessato, sul PIL in generale e sul gettito, in termini micro e macroeconomici
3) la valutazione degli oneri applicativi sui contribuenti e sull’Amministrazione fiscale;
4) le modalità di fruizione, con l’analisi delle stesse, delle convenienze relative e del coinvolgimento di terzi;
5) l’analisi delle criticità e problematiche rispetto a obiettivi di reddito imponibile e comportamenti fraudolenti;
6) qualificazione e classificazione degli strumenti più adeguati anche attraverso la proposta di una riforma di semplificazione e razionalizzazione legislativa.
La proposta di indagine conoscitiva verrà trasmessa alla Presidenza del Senato per l’autorizzazione allo svolgimento.