Possibili tentativi di recupero a inizio anno per la dinamica dell’erogazione di credito nell’area euro: la crescita dei prestiti al settore privato ha segnato un rafforzamento al più 1,5% su base annua, dal più 1,2% di dicembre che aveva rappresentato un indebolimento rispetto al più 1,9% di novembre, al netto di cessioni e cartolarizzazioni.
La dinamica grezza dei prestiti al settore bancario è rimasta però più debole, più 1,1% annuo quasi invariato dal più 1% di dicembre, e inferiore al più 1,7% di novembre. I dati, diffusi con l’analisi mensile della Banca centrale europea, restano comunque a valori ben inferiori ai tassi di incremento a due cifre che si registravano prima della crisi esplosa tra 2007 e 2008.
Questo mentre sul finale dell’anno altre indagini, tra cui anche la Bank Lending Survey della stessa Bce, avevano evidenziato un nuovo inasprimento della stretta del credito bancario nell’area euro. Gli aggregati diffusi oggi sono più generali, in particolare l’M3 sull’offerta di moneta che a gennaio ha segnato un più 2,5%, dal +1,5% di dicembre e dopo un +2% a febbraio.