Va in archivio il 2015 di Credit Suisse, che si è chiuso con con una perdita netta di competenza di 2,94 miliardi di franchi svizzeri e una perdita ante imposte pari a 2,42 miliardi. Sui conti dell’istituto svizzero pesa una svalutazione dell’avviamento da 3,79 miliardi nel quarto trimestre stabilita in occasione del maxi aumento di capitale da oltre 6 miliardi di franchi deciso nello scorso ottobre, in occasione del varo del nuovo piano strategico.
Ma a contribuire al rosso registrato da Credit Suisse concorrono anche diversi fattori: i 355 milioni di costi di ristrutturazione emersi nel quarto trimestre per via del nuovo piano strategico e gli oltre 820 milioni stanziati per i contenziosi. Nonostante il risultato negativo di bilancio, l’istituto ha proposto la distribuzione di una cedola di 0,7 franchi svizzeri.
Una cedola che non è riuscita, però, a risollevare gli animi degli investitori intorno alle azioni della banca: Credit Suisse, infatti, dopo la pubblicazione del bilancio cede oltre il 12% in Borsa a metà mattinata.