L’ultima edizione dell’ Investment Outlook di Credit Suisse prevede una crescita solida e ampiamente sostenuta per l’economia globale nel 2018, anche a dispetto di una politica monetaria meno espansiva. La crescita globale del PIL dovrebbe accelerare leggermente fino a raggiungere il 3,8%, mentre per l’inflazione globale è atteso un positivo 2,7%. Inoltre nel settore corporate si vede una ripresa della spesa in conto capitale, rispetto agli ultimi anni, investimenti che sono un driver fondamentale per la crescita futura. In questo contesto favorevole, gli investitori possono aspettarsi ancora solidi rendimenti per gli asset rischiosi nel 2018, anche se più limitati dopo i risultati eccezionalmente positivi del 2017.
Secondo il Credit Suisse Investment Outlook 2018, la crescita economica si manterrà robusta nei prossimi mesi e sarà supportata sia dai mercati sviluppati sia da quelli emergenti. Il protrarsi di questa fase positiva comporta un minore rischio di una recessione globale.
- Negli Stati Uniti la crescita degli investimenti da parte delle aziende, una ripresa della produttività e un probabile stimolo fiscale dovrebbero estendere il forte ciclo congiunturale per un altro anno. (Previsione PIL 2018 su base annua: + 2,5%).
- Nell’Eurozona dovrebbe proseguire il ritrovato vigore ciclico, salvo nell’improbabile caso di crisi politica o consistente apprezzamento dell’euro. (Previsione PIL 2018 su base annua: +2,0%).
- La Svizzera beneficerà con ogni probabilità delle prospettive favorevoli per le esportazioni, risultanti dalla crescita globale più forte e dall’indebolimento del franco. I due principali fattori di crescita nazionale degli ultimi anni – immigrazione e ciclo immobiliare – stanno defluendo. (Previsione PIL 2018 su base annua: +1,7%).
- Le economie emergenti sono destinate a rimanere tra i pilastri della crescita per l’economia globale, con limitati rischi al rialzo per l’inflazione e i tassi d’interesse finché le loro valute rimarranno stabili.
- La Cina continuerà a giocare un ruolo vitale, e il suo contributo alla crescita dell’economia mondiale dovrebbe aumentare ulteriormente, dato il crescente peso del paese. Poiché i leader del paese rimangono fortemente orientati alla stabilità, Credit Suisse prevede un processo di aggiustamento graduale con una stabilizzazione valutaria. In una prospettiva di più lungo termine, i livelli elevati di debito da parte delle società resteranno una fonte di preoccupazione. (Previsione PIL 2018 su base annua: +6,5%).
“Un aumento della spesa in conto capitale, attività di fusione e acquisizione e quindi aumento del debito: questi i temi di cui sentiremo maggiormente parlare nel 2018”, osserva Michael Strobaek, Global Chief Investment Officer di Credit Suisse. “Riteniamo che il 2018 sarà un anno relativamente positivo per la crescita economica, e gli asset sensibili alla crescita conseguiranno ancora buoni risultati. Restiamo consapevoli dei potenziali rischi di natura politica, economica, geopolitica o regolamentare”.
Quest’anno l’Investment Outlook di Credit Suisse dedica uno sguardo speciale alla prossima generazione di investitori, quella dei Millennial, con un focus sulle loro priorità. Con una popolazione mondiale composta per il 50% da persone di età inferiore a 30 anni, questa generazione sta diventando una forza influente in tutto il mondo. L’ Investment Outlook identifica nell’efficienza energetica, nel consumo sostenibile e nella blockchain le tre priorità chiave per la generazione dei Millennial.
“La nostra attenzione è rivolta all’influenza dei Millennial. A nostro avviso il 2018 sarà ricordato come l’anno in cui questa nuova generazione di investitori compirà importanti progressi nell’assunzione di un ruolo decisivo in settori chiave della vita”, sostiene Nannette Hechler-Fayd’herbe, responsabile di Investment Strategy & Research presso Credit Suisse.
Prospettive per i mercati finanziari
- Anche dopo un anno di rendimenti eccezionalmente positivi per le attività rischiose, secondo gli Investment Strategist di Credit Suisse i mercati azionari globali presentano ancora un potenziale di rialzo nel 2018. La solida crescita economica accresce infatti guadagni e fiducia. Questo contesto dovrebbe favorire ulteriormente gli afflussi verso le azioni. Il ritiro di liquidità da parte delle banche centrali rappresenterà la sfida più importante, soprattutto negli ultimi mesi del 2018.
- Credit Suisse tende a privilegiare le azioni rispetto ai titoli di credito. Nel 2018 le azioni dei mercati emergenti dovrebbero generare total return lievemente al di sopra del 10%, con buone prospettive in particolare per le small cap. Nei mercati sviluppati le azioni nipponiche ed elvetiche presentano il migliore potenziale. A livello settoriale, vengono privilegiati sanità, telecomunicazioni, industriali e finanziari. Anche le azioni immobiliari dell’Eurozona offrono interessanti opportunità per gli investitori, dati i rendimenti ancora elevati.
- Nel comparto del reddito fisso Credit Suisse prevede una modesta crescita dei rendimenti obbligazionari nella maggior parte dei mercati sviluppati, e una stabilizzazione attorno al 2,7% negli Stati Uniti. Nei mercati emergenti si privilegia in particolare il debito in valuta locale a causa del carry ancora elevato e del potenziale per ulteriori tagli dei tassi d’interesse locali.
- Per quanto concerne le valute, gli interventi di inasprimento monetario della Federal Reserve potrebbero stabilizzare il dollaro ma, data la probabile correzione al rialzo dei rendimenti europei, l’euro potrebbe incrementare i propri guadagni.
- Nel settore delle materie prime la solida crescita economica dovrebbe continuare a sostenere domanda e prezzi, mentre per il petrolio è previsto uno scenario di trading range.
Cosa conta nel 2018
L’Investment Outlook di Credit Suisse individua una serie di fattori chiave che avranno un impatto sui mercati finanziari nel prossimo anno.
- Investimenti. In tutti i settori le aziende dovrebbero utilizzare in misura crescente l’abbondante liquidità, allineandosi così ai forti trend già presenti nel settore manifatturiero, dei trasporti e dei servizi pubblici. Le spese in conto capitale (“capex”) sono quindi destinate a diventare un importante driver della crescita economica complessiva nel 2018.
- Quantitative exit. Nel 2017 la Federal Reserve ha adottato ulteriori misure di abbandono della sua politica monetaria ancora accomodante. Altre banche centrali dei mercati sviluppati seguiranno questo trend verso la normalizzazione nel 2018. Sebbene Credit Suisse preveda che la politica procederà con cautela sostenendo il trend favorevole sui mercati finanziari, l’abbandono delle misure di stimolo potrebbe generare sacche di volatilità sui mercati dei cambi così come su quelli azionari e del credito.
- Occhi puntati sulla Cina. L’economia cinese ha beneficiato della ripresa globale grazie all’incremento delle esportazioni e alla svalutazione del renminbi. Desta tuttavia preoccupazione l’incremento dell’indebitamento da parte delle società. Gli interventi di contenimento del credito e un orientamento politico verso la stabilità sono segnali incoraggianti, ma non privi di rischi per i valori degli asset. Ciononostante, è previsto un costante processo di aggiustamento e stabilità sul fronte valutario.
- Sulle orme della Next Generation. I cosiddetti Millennial stanno crescendo e iniziano a far sentire la loro influenza in tutti gli ambiti della vita: come investitori, consumatori e generatori di nuove tendenze che apriranno nuove opportunità per gli investitori, mentre le loro preferenze in quanto consumatori metteranno probabilmente a dura prova i settori tradizionali.
Temi d’investimento 2018
Sulla base di queste considerazioni e opinioni, l’Investment Outlook di Credit Suisse individua per i clienti i seguenti cinque temi d’investimento. La loro attuazione è implementata con singoli titoli e prodotti d’investimento.
- Mercati emergenti: i vincitori. Grazie a un favorevole contesto di crescita, anche il 2018 sarà con ogni probabilità un anno positivo per i mercati emergenti. Soluzioni a gestione attiva e investimenti mirati consentiranno di sfruttare al meglio le opportunità.
- Rinascita dell’Eurozona. Dopo un primo recupero nell’Eurozona nel 2017, una seconda fase di ripresa dovrebbe favorire determinate attività e valute europee.
- Investimenti societari. La situazione degli investimenti aziendali dovrebbe finalmente migliorare nel 2018, in quanto le aziende destineranno le loro ingenti riserve di liquidità a investimenti in settori quali la sicurezza o a fusioni e acquisizioni.
- Supertrend azionari. I Supertrend sono le cinque tematiche azionarie high-conviction di Credit Suisse basate su solidi trend sociali di lungo termine. Nonostante la loro natura di lungo periodo, molti catalizzatori dovrebbero favorire i titoli correlati già nel 2018.
- L’arcobaleno del reddito fisso. Secondo Credit Suisse, per investire con successo in obbligazioni nel 2018 sarà necessaria una variopinta molteplicità di soluzioni (tasso fisso o variabile, duration, rischio di credito, ecc.).