Per Credit Suisse, dopo aver toccato il fondo, potrebbe essere arrivato il momento di risollevarsi grazie all’arrivo di Cavalieri Bianchi pronti iniettare fior di dollari per riportarla in vita. Si tratta ancora di un Cavaliere arabo dopo il recente ingresso nel capitale della Saubin Salman di National Bank.
Il principe ereditario saudita e primo ministro, Mohammad bin Salman, sta prendendo in considerazione un investimento di 500 milioni di dollari nella nuova banca d’investimento di Credit Suisse, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Ma oltre a bin Salman ci sarebbe anche un altro potenziale investitore nel gruppo svizzero: la statunitense Atlas Merchant Capital guidata dal banchiere Bob Diamond pronto a metterci un altro mezzo miliardo di dollari. L’investimento riguarda CS First Boston con il suo amministratore delegato designato, Michael Klein. Credit Suisse in precedenza aveva fatto sapere di avere impegni da parte di un investitore anonimo per 500 milioni di dollari.
Credit Suisse: in corso la seconda parte dell’aumento di capitale da 4 miliardi
Il gruppo svizzero è impegnato in un rilancio, al centro del quale c’è un aumento di capitale monster da 4 miliardi di franchi. Una prima parte dell’aumento di capitale, per 1,76 miliardi di franchi riservata ad investitori istituzionali, si è già conclusa e ha visto l’ingresso nell’azionariato della Saubin Salmandi National Bank con un 9,9% del capitale.
La seconda parte della ripatrimonializzazione, che punta a raccogliere altri 2,24 miliardi, è ancora in corso con la vendita fino all’8 dicembre dei buoni di sottoscrizione.
Lehamnn: le uscite di capitali sono praticamente cessate
La scorsa settimana, il Credit Suisse ha anticipato che il quarto trimestre potrebbe essere ancora in rosso e si tratterebbe del quinto trimestre consecutivo di perdite per la banca: le previsioni indicano una perdita di 1,5 miliardi di franchi a causa degli oneri del riassetto e del calo dei ricavi.
Il problema principale evidenziato nella sua dichiarazione di previsione, è l’esodo di clienti, con forti deflussi di fondi in particolare dalla divisione di gestione patrimoniale che hanno continuato ad accelerare fino a novembre.
Invece la scorsa settimana, il presidente di Credit Suisse, Alex Lehamnn, in un’intervista a Bloomberg Tv, ha dichiarato che le uscite di capitali sono praticamente cessate e anzi si registrano graduali ritorni di fondi soprattutto in Svizzera.
Rimbalzo del titolo alla Borsa di Zurigo
Dopo una serie di pesanti ribassi che lo hanno fatto cadere a minimi storici alla Borsa di Zurigo, il Credit Suisse ha iniziato un percorso di recupero. Il primo dicembre la quotazione aveva toccato il minimo storico di 2,65 franchi, dopo quattordici sedute di ininterrotto ribasso, con una perdita da inizio anno del 66% circa e su cinque anni dell’85%. Stamane quota 3,11 franchi in rialzo del 5,53%. Negli ultimi 5 giorni ha accumulato un rialzo del 3,42%.