Il 2011 è stato un anno da dimenticare per Credit Agricole Sa, la società quotata del gruppo Credit Agricole. L’azienda infatti ha chiuso lo scorso anno con una perdita netta consolidata di 1,47 miliardi di euro, quasi un 200% in meno rispetto all’utile di 1,26 miliardi registrato nel 2010. Il risultato inoltre è inferiore alle attese, che prevedevano un rosso per 856 milioni per l’esercizio.
La Grecia ha pesato per ben 2,37 miliardi, tra l’impatto sulla controllata Emporiki e il deprezzamento dei titoli ellenici del 74%. Inoltre il piano di adeguamento varato lo scorso autunno, è costato alla società una perdita di 482 milioni e svalutazioni per un ammontare di 2,53 miliardi.
Il margine di intermediazione registrato nel 2011 è di 20,8 miliardi, in crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente. Della stessa percentuale è aumentato il risultato lordo di gestione a 7,2 miliardi di euro. Il Cda ha confermato la decisione di non presentare all’assemblea al pagamento dei dividendi, decisione già annunciata a metà dicembre.
Nell’insieme il gruppo Credit Agricole ha registrato un utile netto di 812 milioni, un 77% in meno rispetto i 3,6 miliardi del 2010, e un ratio Eba del 9,6%.
Nelle prime ore della mattinata il titolo Credit Agricole ha già perso il 2,2% in Borsa