(Teleborsa) – Via libera alla procedura di richiesta per il rimborso agli obbligazionisti subordinati vittime del crac di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara. A partire dal 22 luglio prossimo, il Fondo Interbancario di tutela dei depositi (Fitd), al quale il governo ha attribuito la gestione del Fondo di solidarietà creato dalle banche per i rimborsi, comincerà ad accettare le richieste dei risparmiatori.
Potranno ottenere un rimborso pari all’80% del capitale investito i possessori di obbligazioni subordinate acquistate direttamente dalle quattro banche entro e non oltre il 12 giugno 2014 e mantenute in portafoglio sino al 22 novembre scorso, data di risoluzione delle quattro banche che ha azzerato tutte le obbligazioni subordinate per assorbire parte delle perdite registrate. Questo il requisito temporale, mentre quello patrimoniale da rispettare per ottenere il rimborso restringe il campo agli obbligazionisti con un reddito Irpef 2014 inferiore a 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro alla fine del 2015.
Coloro che rientrano in questi parametri otterranno i rimborsi entro sessanta giorni dalla domanda, che deve essere presentata entro il 3 gennaio 2017, a sei mesi esatti dall’ufficializzazione e dall’attivazione della legge. Tutti gli altri, invece, si affideranno agli arbitrati attraverso i quali c’è la possibilità di ottenere il risarcimento dell’intera somma investita.