Niente lockdown. Le scuole restano aperte, ma con ingressi se possibile scaglionati (anche pomeridiani, alle superiori). Le palestre e le piscine finiscono “sub iudice”, mentre è in arrivo una stretta su vita serale e sport di contatto non professionistici. Queste, in sintesi, le novità del nuovo Dpcm anti-Covid, che fa seguito a quello varato mercoledì scorso. Pur essendo note da giorni, molte delle novità sono state oggetto fino all’ultimo di discussioni all’interno della maggioranza di governo. Le misure vengono rafforzate, ma senza arrivare a un nuovo lockdown, né a un coprifuoco notturno, come si era ipotizzato in scia a quanto deciso dalla Francia.
“La strategia non è e non può essere la stessa della primavera – ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – in questi mesi abbiamo lavorato intensamente. Dobbiamo tutelare sanità ed economia, usando un principio di proporzionalità e adeguatezza. Il governo c’è, ma ciascuno deve fare la sua parte. Le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti e amici. In queste situazioni occorre massima precauzione”. Conte ha anche annunciato un passaggio in Parlamento per un confronto sulle nuove misure “tra martedì e mercoledì”.
Eccole.
LE CHIUSURE DISPOSTE DAI SINDACI
I sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21.00, di vie o piazze dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di deflusso e accesso da e verso esercizi commerciali e abitazioni private.
SPORT
Sì all’attività sportiva e motoria all’aperto, ma sempre nel rispetto della distanza di sicurezza. Stop invece agli sport di contatto dilettantistici: gli allenamenti sono consentiti solo in forma individuale, mentre le gare sono proibite, comprese quelle di carattere ludico-amatoriale. Niente calcetto o basket fra amici, insomma. Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) o dal Comitato italiano paralimpico (Cip).
PALESTRE E PISCINE
Il governo ha deciso di dare una settimana di tempo a palestre e piscine per adeguarsi ai protocolli di sicurezza: se non provvederanno, saranno costrette a chiudere. Su questo punto la maggioranza è spaccata: il ministro della Salute, Roberto Speranza, avrebbe voluto la chiusura diretta, mentre quello dello Sport, Vincenzo Spadafora, si è battuto per tenere aperte le attività.
“L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso palestre, piscine, centri e circoli sportivi, pubblici e privati, ovvero presso altre strutture ove si svolgono attività dirette al benessere dell’individuo attraverso l’esercizio fisico – si legge nella bozza del Dpcm – sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall’Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (Fmsi), fatti salvi gli ulteriori indirizzi operativi emanati dalle Regioni e dalle Province autonome”.
SCUOLA
Alle superiori, sì alla didattica alternata in presenza, con una più marcata diversificazione degli orari di entrata e d’uscita degli alunni, che comprenda anche ingressi pomeridiani. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – prosegue il Dpcm – adottano forme flessibili nell’organizzazione della didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00. Inoltre, anche il rinnovo degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche (rappresentanti di classe e di istituto) può avvenire secondo modalità a distanza”.
BAR E RISTORANTI
Le attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) possono rimanere aperte dalle ore 5.00 alle 24.00, ma solo se danno la possibilità di consumare al tavolo (dove possono sedere al massimo sei persone), altrimenti l’orario di chiusura è anticipato alle 18. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24.00, la ristorazione da asporto. Gli esercenti sono tenuti a esporre all’ingresso un cartello con il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale. Restano aperti gli autogrill e le stazioni di servizio lungo le autostrade.
CINEMA E TEATRI
Rimangono aperti anche cinema e teatri, ma con un numero massimo di mille spettatori per gli spettacoli all’aperto e di 200 per quelli al chiuso.
SALE GIOCHI E SCOMMESSE
Le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo sono consentite dalle ore 8.00 alle 21.00.
SAGRE E FIERE
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale.
CONGRESSI E RIUNIONI
Sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza. Tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e, ad accezione di quelle di rilevanza nazionale, senza la presenza di pubblico.
Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, le riunioni sono consentite solo a distanza, a meno che non ci siano particolari ragioni d’interesse pubblico. Inoltre, è fortemente raccomandato di svolgere a distanza anche le riunioni private.
PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI
Parrucchieri e centri estetici rimangono aperti nel rispetto dei protocolli di sicurezza.