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Covid: Italia tutta gialla tranne la Val d’Aosta

Dopo il monitoraggio settimanale cala ancora l’indice Rt nazionale e l’incidenza scende sotto i 100 casi ogni 100.000 abitanti. Vaccini: da 2 giugno la Lombardia apre le vaccinazioni ai ragazzi di 16-29 anni

Covid: Italia tutta gialla tranne la Val d’Aosta

Rispetta i pronostici l’ormai consueto monitoraggio settimanale della cabina di regia: in base agli ultimi dati, tutte le Regioni si confermano o passano in zona gialla, ad eccezione della sola Val d’Aosta che rimane zona arancione. Da lunedì 17 maggio passano dunque in giallo, cioè il livello di restrizioni minimo, anche Sardegna e Sicilia, che la settimana scorsa erano arancioni. Nessuna regione è in zona rossa.

Torna a calare leggermente, dopo tre settimane di aumento, l’indice Rt, del quale ormai si ritiene l’utilizzo obsoleto, e tra poco potrebbe non essere più vincolante. Nell’ultima settimana di monitoraggio il dato si attesta a 0,86, contro lo 0,89 della scorsa settimana. La soglia critica è 1. Anche l’incidenza del contagio a livello nazionale risulta in calo, tornata sotto quota 100 casi per centomila abitanti per la prima volta dallo scorso ottobre: ora sono 96 ogni 100.000 abitanti, contro i 128 di una settimana fa; resta comunque lontana la soglia ideale che è di 50 ogni 100.000.

Secondo il report odierno nessuna Regione è classificata a rischio alto, anche se quattro Regioni hanno una classificazione di rischio moderato e sono Calabria, Lombardia, Toscana e Umbria. Scende anche il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: si tratta di 3 Regioni (Lombardia e Toscana sono sopra la soglia limite del 30% per le intensive mentre la Calabria è sopra la soglia limite del 40% per i reparti di area medica) contro le 5 della settimana precedente. Il tasso nazionale di occupazione in intensiva è sotto la soglia critica (23%).

Procede intanto a gonfie vele la campagna vaccinale: dal 2 giugno la Lombardia apre le prenotazioni per la fascia più giovane, dai 16 ai 29 anni. Lo ha annunciato Guido Bertolaso precisando che si parte dal 20 maggio con i 40-49 anni, a seguire dal 27 maggio con i 30-39 e dal 2 giugno con i 16-29 anni. Il Veneto apre oggi ai quarantenni.

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