Tra Pfizer e Biontech da una parte e Moderna dall’altra è ormai guerra aperta sui brevetti anti-Covid e, di conseguenza, sulle ricchissime royalties. La pandemia rallenta, i profitti e le quotazioni di Borsa di Big Pharma precipitano ma le battaglie legali si moltiplicano. Quella di Moderna contro Pfizer e Biontech è emblematica. La sfida legale è stata aperta da Moderna che fin dallo scorso agosto ha accusato le due maggiori case rivali di violazione di alcuni brevetti relativi alla tecnologia dell’Rna, messaggero su cui si basa il vaccino Spikevax. Ma ora il colosso americano del pharma e la partner tedesca Biontech sono passati al contrattacco, respingendo nettamente le accuse di Moderna su cui hanno ribaltato le critiche. Pfizer e Biontech sostengono che il loro vaccino “è innegabilmente diverso” da quello di Moderna.
GUERRA SUI BREVETTI: LE VERE RAGIONI DELLA BATTAGLIA LEGALE
Ma cosa c’è realmente dietro la guerra tra i Big del pharma? Tante cose. In primo luogo la lotta per la leadership tecnologica dei vaccini ben oltre l’orizzonte anti-Covid e con l’occhio agli scenari farmacologici e commerciali futuri e alla conquista delle royalties. In secondo luogo il declino della pandemia ha portato a una evidente riduzione dei profitti delle case farmaceutiche che più si sono impegnate e hanno investito nella ricerca anti-Covid. E con il calo del virus e dei profitti, le quotazioni di Borsa sono cadute a picco. Il quotidiano Mf ha pubblicato nei giorni scorsi una tabella impietosa sul crollo delle performance di Borsa di Big Pharma. I conti sono presto fatti e sono quanto mai eloquenti.
MODERNA, BIONTECH, PFIZER: TUTTE LE PERDITE DI BORSA DOPO GLI INIZIALI TRIONFI
Dall’inizio della pandemia chi ha perso di più, dopo gli iniziali trionfi, è stata Moderna, con un crollo catastrofico del 746,1%, seguito da quello di Biontech (-453,3%) mentre Pfizer è stata in grado di contenere le perdite di Borsa che si sono fermate a -40,8%. E quest’anno come sta andando? Nel 2022 chi perde di più è Curevac (-78,2%) ma anche Biontech (-36,5%) e Moderna (-31,7%) non se la passano bene. Anche quest’anno chi si difende meglio è Pfizer che limita le perdite al 15,8%. E se conti e Borsa piangono, i tribunali prendono il posto dei mercati.