Preoccupa il rientro a scuola con l’aumento dei casi Covid in Italia. Anche se la situazione è sotto controllo, come è stato confermato dall’ultimo monitoraggio settimanale realizzato dall’Istituto superiore di Sanità, sono in leggero aumento i contagi Covid per il diffondersi della variante Eris. Dal ministero della Salute si invita alla calma ma in settimana ci sarà un incontro per fare il punto della situazione. “Evitiamo allarmismi – ha ammonito il direttore generale della programmazione del ministero della Salute, Francesco Vaia –. Noi adesso abbiamo gli strumenti per la tutela e in questo momento sono sufficienti”.
Intanto oggi, lunedì 11 settembre, la campanella ha suonato per la prima volta in Piemonte, Trentino e Valle d’Aosta. Mentre in Lombardia i ragazzi rientreranno in classe il 12 settembre. Il giorno dopo toccherà agli studenti di Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sicilia, Umbria e Veneto. Mentre per Calabria, Liguria, Molise, Puglia e Sardegna il ritorno tra i banchi di scuola è fissato a giovedì 14 settembre. Infine, l’inizio dell’anno scolastico per l’Emilia Romagna, la Toscana e il Lazio, è previsto per venerdì 15 settembre.
Covid: quali sono le regole per la scuola?
Al momento non ci sono restrizioni o indicazioni ufficiali dal ministero della Salute e dal ministero dell’Istruzione e del merito per prevenire i contagi a scuola nel nuovo anno scolastico. Tuttavia, alcuni consigli arrivano dall’Associazione dei presidi.
Le scuole, almeno per il momento, devono rifarsi alla circolare del ministero della Salute dell’11 agosto scorso che ha fatto seguito al decreto del 10 agosto pubblicato in Gazzetta ufficiale contenente l’abolizione “degli obblighi in materia di isolamento e autosorveglianza e modifica della disciplina del monitoraggio della situazione epidemiologica derivante dalla diffusione del virus SarsCov2.” In caso di positività al Covid i contagiati non sono più tenuti all’isolamento quindi neanche coloro che contraggono il virus a scuola. Ma resta per loro consigliato di:
- indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie, mascherina chirurgica o Ffp2, in caso di contatto con altre persone;
- in caso di sintomi restare a casa fino alla loro scomparsa (non è quindi necessario un tampone);
- curare l’igiene delle mani;
- evitare ambienti affollati;
- evitare il contatto con persone anziane, fragili, immunodepresse, donne in stato di gravidanza;
- evitare ospedali e Rsa.
Covid e scuola, i presidi: “Distribuiremo mascherine nelle scuole”
Dal canto loro i presidi si dicono pronti a correre ai ripari. Mario Rusconi, dell’Associazione nazionale presidi ha fatto sapere che “l’indicazione che arriva dai presidi ai professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante”. Rusconi ha poi aggiunto che “l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è consigliato ai docenti e alunni con fragilità. Il nostro è un invito in quanto l’utilizzo non è obbligatorio”.