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Covid, che succede se la positività fa saltare il volo o il treno: ecco quando si ha diritto al rimborso dei biglietti

Pixabay

Il Covid è tornato a crescere nel mondo, con un aumento significativo dei casi in Europa. In Italia i contagi sono cresciuti del 66% nell’ultima settimana, sfiorando i 9.000 casi. Parte di questa impennata potrebbe essere legata al concerto di Taylor Swift a Milano, i “swifties”, hanno segnalato sintomi e positività dopo l’evento. Situazioni simili si erano verificate a Parigi dopo un altro concerto della popstar, scatenando l’appello sui social media per fare il tampone tra i partecipanti.

Anche se la situazione attuale è meno grave rispetto al passato e il Covid è ora considerato come una malattia influenzale, l’aumento dei contagi può causare problemi, specialmente per chi deve annullare un viaggio all’ultimo minuto. Oltre alla delusione per il viaggio andato in fumo, molti si trovano a fare i conti con la difficoltà di ottenere un rimborso, poiché le compagnie aeree, ferroviarie e di navigazione spesso non restituiscono il costo del biglietto. Ma ci si può sempre assicurare.

Covid: si può ottenere il rimborso dei biglietti aerei?

Nel settore aereo, siamo tornati alle regole pre-pandemia, sebbene con alcune eccezioni che variano in base alla compagnia. In ogni caso un tampone positivo non è sufficiente per annullare una prenotazione senza penali. Ad esempio EasyJet considera il Covid come qualsiasi altra malattia, quindi il rimborso è possibile solo se previsto dalla tariffa. Per richiedere un rimborso con Ita Airways in caso di malattia, è necessario contattare il Customer Center della compagnia o l’agenzia di viaggio presso cui è stato acquistato il biglietto. La richiesta deve essere fatta prima della partenza e deve includere la documentazione medica che attesta l’impossibilità di viaggiare. Ryanair, invece, offre due opzioni per chi deve annullare un volo. Sul sito ufficiale della compagnia, è possibile richiedere un voucher di pari valore al biglietto, da utilizzare entro 30 mesi dalla data di emissione. In alternativa, chi non intende prenotare altri voli con Ryanair può richiedere un rimborso dopo 12 mesi. Se il voucher non viene utilizzato entro 30 mesi, il rimborso sarà comunque garantito. Attualmente, Ryanair è una delle compagnie che offre maggiori garanzie ai passeggeri positivi al Covid.

Treni: come ottenere il rimborso per biglietti ferroviari

Anche Trenitalia tratta il Covid come qualsiasi altro impedimento. Il rimborso dipende dal tipo di biglietto e deve essere richiesto prima della partenza. Ad esempio, i biglietti SuperEconomy per i treni Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca, Intercity e Intercity Notte non sono rimborsabili a meno che non si sia selezionata l’opzione tiRimborso al costo di 2 euro. Anche i biglietti venduti con offerte promozionali non possono essere rimborsati. Sul sito di Trenitalia sono disponibili ulteriori dettagli. Per i biglietti base, è applicata una trattenuta del 20%, mentre per la SuperEconomy con opzione tiRimborso la trattenuta è del 10%. Italo applica le condizioni del contratto di trasporto, ciò significa che solo i biglietti rimborsabili possono essere restituiti, mentre quelli non rimborsabili non sono soggetti a rimborso.

Rimborsi Traghetto: Tirrenia vs Grimaldi

Quando si tratta di rimborsi per i biglietti dei traghetti, Tirrenia e Grimaldi hanno politiche diverse ma simili.

Per Tirrenia, i biglietti a tariffa ordinaria possono essere rimborsati se l’annullamento avviene prima della partenza prenotata e con la documentazione adeguata. Le penali variano in base al momento dell’annullamento: il 10% fino a 30 giorni prima della partenza, il 20% da 29 giorni a 48 ore prima, e il 50% da 48 ore a 4 ore prima della partenza. Se l’annullamento avviene meno di 4 ore prima della partenza, non è previsto alcun rimborso. Inoltre, per i biglietti acquistati il giorno stesso della partenza, la penale è del 100%. È possibile evitare le penali acquistando una polizza assicurativa contestualmente al biglietto.

Per Grimaldi, le penali variano anch’esse: 10% fino a 30 giorni prima della partenza, 30% da 29 a 7 giorni prima, 50% da 6 a 2 giorni prima e 100% se l’annullamento avviene dal giorno prima della partenza o per mancata presentazione. Le richieste di rimborso devono essere inviate via email. Le penali si applicano anche per pasti a bordo e altri servizi extra, ma sono rimborsabili solo se l’annullamento avviene con sufficiente preavviso. I biglietti con convenzione sono rimborsabili solo se acquistati a tariffa standard. Nessun rimborso è previsto per il mancato imbarco dovuto a documentazione insufficiente. È disponibile una polizza assicurativa per coprire le penali di cancellazione.

Prenotazioni alberghiere: cosa fare in caso di malattia

Per le prenotazioni alberghiere, le opzioni di rimborso sono piuttosto limitate. I requisiti precedenti per tamponi, quarantene e mascherine non sono più applicabili, e un tampone positivo da solo non giustifica l’annullamento senza penali, specialmente se il preavviso è ridotto.

Esiste però una soluzione sotto il Codice Civile chiamata “impossibilità sopravvenuta“. Se un certificato medico dimostra che non si può usufruire del soggiorno per gravi sintomi di Covid, è possibile richiedere un rimborso. Tuttavia, se i sintomi sono lievi, ottenere un rimborso è improbabile a meno che non sia richiesto un isolamento per prevenire la diffusione del virus.

Positivo al Covid: assicurarsi di avere una polizza viaggio adatta

Per evitare problemi, acquistare una polizza viaggio è una scelta saggia. Queste polizze offrono copertura per annullamenti, spese mediche, infortuni e smarrimento del bagaglio. È importante ricordare che, anche con una polizza, è necessario un certificato medico che attesti l’impossibilità di partire. Senza questo documento, né l’assicurazione né le compagnie offriranno rimborso.

Conoscere i propri diritti e considerare l’acquisto di una polizza viaggio può aiutare a prevenire spiacevoli perdite economiche.

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