Arrivano i nuovi vaccini Covid. Mentre negli Usa i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismo americano per la prevenzione delle malattie, hanno raccomandato la vaccinazione contro il Covid-19 con vaccino aggiornato a tutti dai 6 mesi di vita in su, in Italia, i nuovi vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna saranno disponibili tra 15 giorni e saranno riservati a categorie a rischio di Covid grave. Ma saranno offerti gratuitamente anche a chi li vorrà fare.
I nuovi vaccini sono efficaci?
I nuovi vaccini sono progettati contro la variante Omicron XBB.1.5, che era il virus dominante all’inizio del 2023, e anche se ad oggi questa variante rappresenta solo il 3% dei casi, il 90% delle varianti circolanti sono suoi parenti stretti. Dunque, assicurano gli esperti, funzioneranno anche contro queste nuove sottovarianti. “La vaccinazione rimane la migliore protezione contro il ricovero e la morte legati a Covid-19 perché riduce anche la possibilità di subire gli effetti del long-Covid”, spiegano i Cdc motivando così la scelta di una vaccinazione di massa, e che incide sulla qualità della vita anche della popolazione più giovane e di conseguenza sulla produttività. “Ricevere un vaccino aggiornato – ricorda la nota – può ripristinare la protezione e fornire una protezione migliorata contro le varianti attualmente responsabili della maggior parte delle infezioni”.
Chi può fare il vaccino anti-Covid in Italia?
In Italia la campagna vaccinale contro il Covid partirà insieme alla campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, come previsto nella circolare del ministero della Salute, che dovrebbe partire ad inizio ottobre. Nonostante l’Ema abbia autorizzato l’uso dei nuovi vaccini su tutte le fasce di età, si è optato per proteggere solo le categorie a rischio di Covid grave: persone over 60, persone con elevata fragilità, donne in gravidanza e operatori sanitari e sociosanitari. Si consiglia di sottoporsi a vaccinazione anche ai familiari e conviventi di persone fragili. Per le persone con marcata compromissione del sistema immunitario o con gravissime fragilità, potrebbe essere necessaria un’ulteriore dose. L’obiettivo è limitare il più possibile ricoveri ospedalieri e decessi.
Contagi Covid in Italia ancora in aumento
Nel frattempo, aumentano sempre di più i contagi Covid. Secondo i dati diffusi venerdì 15 settembre, nell’ultima settimana si registrano 30.777 casi (+44,4%) rispetto ai 21.309 della scorsa settimana, come evidenzia il monitoraggio Covid-19, a cura dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute (Iss). Aumenta anche l’incidenza che passa a 52 casi per 100mila abitanti contro i 36 dei 7 giorni precedenti. Così come i ricoveri e le terapie intensive. Ma al momento l’impatto sugli ospedali, viene precisato dall’Iss, “rimane limitato, sebbene in leggero e costante aumento”. In linea con l’incidenza di Sars-CoV-2 che “si mantiene bassa sebbene in costante aumento”.
I posti letto di area medica occupati da pazienti positivi sono 2.378 al 13 settembre, pari al 3,8% del totale (62.352), rispetto al 3% della scorsa settimana. L’analisi degli esperti indica quindi un “indice di trasmissibilità Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero in leggero aumento rispetto alla settimana precedente”. Il dato al 5 settembre era pari a 1,20 (range 1,13-1,27), in salita rispetto al dato precedente di 1,12 e “ancora sopra la soglia epidemica”.
Aggiornato venerdì 15 settembre alle ore 15:00