Il numero dei contagi da Covid-19 in Italia continua a salire di giorno in giorno – a metà pomeriggio i nuovi contagi quotidiani erano già a quota 5.372 – e la stretta sulle mascherine potrebbe non bastare a contenere la diffusione del virus. Per questo motivo potrebbero presto arrivare da parte del Governo decisioni più drastiche.
“Le limitazioni di spostamento tra le Regioni non possono essere escluse, non si può escludere nulla in questo momento. Dobbiamo difendere il lavoro e la salute a tutti i costi. La mobilità tra le Regioni deve essere salvaguardata, ma la situazione dovrà essere monitorata giorno per giorno. Appena c’è una spia che si accende bisogna intervenire”. Queste le parole pronunciate ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a “The Breakfast Club” su Radio Capital.
Il prossimo 15 ottobre, il Governo dovrà emanare un decreto contenente nuove misure anti-covid che sostituiranno quelle in scadenza. Al momento l’ipotesi di chiudere i confini regionali sembra essere esclusa, ma il monitoraggio è costante e la situazione potrebbe cambiare rapidamente.
Secondo Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consulente del ministro della Salute, senza le adeguate contromisure l’impennata dei contagi è inevitabile. “Quello che si è verificato da giugno in poi è un raddoppio dei casi ogni mese. Avevamo 200 casi, poi 400, poi 800, poi 1600 e adesso stiamo a oltre 4mila casi. Quindi rischiamo fra un mese di avere oltre 8 mila casi al giorno e tra due mesi, quando arriverà l”influenza, di avere 16 mila casi in un giorno”, ha spiegato Ricciardi su u Sky TG24 Walter Ricciardi.
Per questo motivo “stiamo pensando a tutte le misure che, basate sull’evidenza scientifica, consentano di evitare le situazioni che causino assembramenti non giustificati. In questo momento non c’è nessuna ipotesi di chiusura di esercizi commerciali o di attività ma si sta pensando a quali sono le attività che prevedono assembramenti ingiustificati che riguardano attività non primarie, che possano essere in qualche modo limitate”.
Tra le ipotesi in circolazione, si parla di possibili restrizioni sui mezzi pubblici, autobus e metropolitane, che secondo le regole dovrebbero viaggiare con una capienza all’80%, limite che però in molte città è difficile da rispettare. Possibile anche la riduzione del numero di partecipanti per feste private ed eventi pubblici, oltre che al divieto di sostare in piedi davanti a bar e ristoranti. Una norma anti-movida, quest’ultima, destinata a scatenare molte polemiche.
Bisogna immediatamente chiudere le regioni per evitare spostamenti anche inutili per salvaguardare la salute delle persone in un momento come questo. Grazie