Speranze deluse per piemontesi e lombardi che speravano in un allentamento delle restrizioni in seguito al leggero miglioramento dei dati epidemiologici. Per il ministero della Salute è ancora troppo presto. Il ministro Roberto Speranza ha infatti firmato una nuova ordinanza che conferma la zona rossa – e le conseguenti restrizioni – per Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta. Rimangono in zona arancione invece Puglia e Sicilia.
La nuova ordinanza entra in vigore già da oggi, 20 novembre e sarà “valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione”. La decisione non riguarda l’Abruzzo che diventa comunque zona rossa sulla base della scelta fatta dal suo Governatore, Marco Marsilio. Ricordiamo che proprio il 3 dicembre scade anche il dpcm che ha istituito le regole tuttora in vigore e in quel frangente potrebbero il Governo potrebbe stabilire alcuni allentamenti in vista delle festività. Un piano Natale con due obiettivi: consentire ai cittadini di trascorrere le festività in famiglia (Il premier Conte ha comunque già raccomandato “un Natale sobrio, senza veglioni, baci e abbracci”) e ridare un po’ di ossigeno alle attività commerciali, in forte difficoltà a causa delle restrizioni introdotte per contenere i contagi della seconda ondata.
In attesa di nuove decisioni per le sei regioni sopra citate, le prime che hanno subito restrizioni dopo il dpcm del 3 novembre, tutto rimane com’è almeno però un’altra settimana. Il 27 novembre sarà infatti effettuata una nuova classificazione che potrebbe varare alcuni cambiamenti di colore in base all’andamento dei contagi da Covid-19 nei prossimi giorni.
Le misure restrittive “sono l’unico vero strumento che ora abbiamo per abbassare il contagio e metterlo sotto controllo”, ha affermato il ministro Speranza durante il webinar ‘L’Unione europea alla sfida del Covid-19’. “È evidente che provocano sacrifici sul piano economico e culturale, ma come mostrano i numeri preliminari degli ultimi giorni nel nostro Paese, dimostrano di funzionare. Abbiamo, nell’ultima settimana, un livello di Rt, o indice di diffusione del contagio, sceso rispetto a settimana precedente e oggi verranno presentati nuovi dati”, ha continuato.
“I dati che iniziamo a ricevere lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel ma bisogna avere un approccio prudente. Abbiamo agenzie istituzionali, sia su piano europeo che nazionale, che dovranno seguire con la massima cautela le procedure di validazione di vaccini e cure, ma i dati che vediamo ci lasciano ben sperare. Potremmo essere nelle condizioni nei primi mesi del 2021 di avere le prime dosi. La distribuzione vedrà come primi beneficiari il personale sanitario e poi le persone in ospedale e Rsa”, ha concluso.
Intanto salgono da 1,4 a circa 2 miliardi le risorse a disposizione per il rafforzamento del Decreto Ristori Due, che il governo ha varato nella notte tra venerdì e sabato, mentre il nuovo scostamento di bilancio utile a finanziare un ulteriore Ristori Tre già la prossima settimana ammonta a 8 miliardi.