L’aumento esponenziale dei contagi da Covid-19 in molti Paesi europei comincia a destare seria preoccupazione nelle istituzioni Ue. Ci sono Nazioni dove il rischio sanitario è alto, troppo alto, mentre in altre viene considerato moderato o basso. A rivelarlo è un documento sulla valutazione del rischio pubblicato oggi dall’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Il report è stato accompagnato da un grido d’allarme della commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides. “La situazione in alcuni Paesi dell’Unione è peggiore che a marzo”, ha affermato.
“Siamo preoccupati, se vogliamo evitare un nuovo lockdown generalizzato i governi devono prendere misure”, ha continuano la commissaria invitando “con urgenza i governi ad applicare le misure raccomandate a luglio se vogliono evitare di trovarsi costretti a decretare nuove chiusure totali. Questo è un allarme”.
Il riferimento è alla comunicazione pubblicata due mesi fa dalla Commissione Europea, nella quale erano elencati i provvedimenti da intraprendere per evititare nuove chiusure. Ma la situazione ha nuovamente superato la soglia di sicurezza: “in estate l’alleggerimento delle misure ha portato a nuovi contagi”, ha spiegato Kyriakides.
COVID-19: PAESI AD ALTO RISCHIO
Nel documento pubblicato oggi, 24 settembre, e aggiornato ai dati del 13 settembre, l’Ecdc stila una lista di Paesi a basso, medio e ad alto rischio.
Tra i Paesi dove la la situazione è ormai critica troviamo la Spagna, che nelle ultime 24 ore ha superato quota 11mila contagi da Covid-19 per un totale di oltre 693mila contagiati e 31mila decessi. Ad alto rischio anche Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Malta, Ungheria e Romania. Si tratta di Paesi, spiega il report, in cui i tassi di contagio sono elevati o in aumento nel caso della popolazione anziana e, di conseguenza, “l’aumento dei decessi è già stato osservato o potrebbe essere osservato presto”.
Per questo motivo gli occhi del mondo si sono rivolti verso Budapest, dove stasera si giocherà la Supercoppa UEFA tra Bayern Monaco e Siviglia con oltre 20mila spettatori presenti alla Ferenc Puskas Arena. La decisione di riaccogliere i tifosi allo stadio, pur nel limite del 20% della capienza, ha destato malumori in tutta Europa, spingendo la Germania a correre ai ripari: chi deciderà di andare in Ungheria a vedere la partita, tornando a casa dovrà sottoporsi a tampone o stare in quarantena per 14 giorni.
COVID-19: PAESI A RISCHIO MODERATO
Tra i Paesi in cui il rischio è considerato moderato per la popolazione in generale, ma molto alto per le categorie vulnerabili figurano Austria, Danimarca, Estonia, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Regno Unito.
“Questo gruppo – si legge nel report – include quei paesi in cui sono stati segnalati tassi di contagio elevati e in aumento a causa dell’alto numero di test effettuati e di una trasmissione diffusa principalmente tra i giovani”. Sono comunque Paesi in cui il rischio è ancora considerato moderato per via della bassa percentuale di casi gravi e di un tasso di decessi inferiori a 10 su un milione di abitanti.
COVID-19: PAESI A BASSO RISCHIO
La buona notizia per noi è che tra i Paesi in cui la situazione è ancora sotto controllo, l’Ecdc ha incluso l’Italia che per il momento sembra reggere bene l’urto della seconda ondata.
Insieme a noi, nel gruppo delle Nazioni a basso rischio ci sono Belgio, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Polonia e Svezia.
“In questi paesi, la probabilità complessiva di infezione è valutata come bassa“, recita il documento nel quale si spiega: “A causa della bassa percentuale di casi in persone anziane, l’attuale bassa percentuale di casi gravi e bassi tassi di notifica di morte, l’impatto della la malattia è valutato come basso. In questo momento, esiste un rischio complessivo basso di Covid-19 per la popolazione in generale e per il sistema sanitario”, aggiunge l’agenzia.
“Per quanto riguarda gli individui vulnerabili (individui con fattori di rischio per grave malattia Covid-19, come gli anziani) poiché l’impatto della malattia in questi gruppi è molto alto, il rischio complessivo è moderato”, precisa l’Ecdc.