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Couchsurfing e Workaway: come viaggiare alloggiando gratis

FIRSTonline - Lorenzo Gennari

Couchsurfing e Workaway: parole magiche per i viaggiatori aperti a nuove esperienze, magari un po’ squattrinati. Quante volte rinunciamo ad un viaggio, o a una vacanza, dopo aver fatto quattro conti? L’aereo, il treno, o la benzina e l’autostrada. E poi… l’hotel. Oppure, per tentare di risparmiare qualcosa, un appartamento di quelli offerti sui sempre più numerosi siti web per gli affitti brevi. Niente da fare. Gira e rigira l’appartamento o l’hotel rappresentano troppo spesso la parte più rilevante della spesa. Il budget è quello che è.

Ma se vi dicessimo che per viaggiare non solo non c’è bisogno di prenotare (e pagare) un hotel e che si può trovare un alloggio anche gratis usando proprio il web? Certo, occorre un po’ di spirito di adattamento e molta flessibilità. Ma specie per chi è giovane l’esperienza può regalare non solo un sicuro risparmio ma anche inaspettati orizzonti, non solo sulle nostre mete di viaggio ma anche nella conoscenza di abitudini, consuetudini e culture diverse dalla nostra.

Sogni a occhi aperti? Niente affatto. Ecco come viaggiare in maniera gratuita grazie al web senza prenotare alcun hotel. Grazie, appunto, all’utilizzo di due strumenti dell’era 2.0 come Couchsurfing e Workaway.

Couchsurfing: uno scambio di divano

Sì tratta di una eccellente e famosissima piattaforma d’ospitalitá: couchsurfing, letteralmente “fare surf sul divano”, in parole povere significa dormire sul divano di sconosciuti (gratuitamente certo, pasti non inclusi)

Ma veniamo al nocciolo della questione, couchsurfing non è affatto soltanto un sito web con il quale è possibile viaggiare gratis ma è piuttosto una comunità di viaggiatori dove ognuno si aiuta vicendevolmente, (una volta ti ospito io, una volta mi ospiti tu e così continua la catena).

Come creo un profilo?

È semplicissimo, basta inserire 2 o 3 immagini che facciano capire che sei una persona socievole e amante dei viaggi, il tutto corredato da una bella descrizione personale, breve ma non minuscola, esaustiva ma non ridondante.

Come funziona?

Il miglior modo per farsi ospitare va da sé che sia quello di aver ospitato in precedenza, chiunque sarà più disponibile ad ospitarvi vedendo che avete già ospitato a vostra volta e non usate il sito unicamente a vostro vantaggio personale.

1 Invia richieste di ospitalità né troppo in anticipo né troppo in là nel tempo, magari una settimana prima sarebbe l’ideale.

2 – Prova a mandare un minimo di 10 richieste, almeno un terzo dei padroni di casa dovrebbe darti buone notizie.

3 – Non fare copia-incolla ma scrivi un messaggio unico ad ogni persona a cui richiedi ospitalità, ció aumenterà notevolmente le tue possibilità di trovare un posto dove stare.

Come viaggiare in sicurezza?

Già, perché è vero che le persone su questa piattaforma sono solitamente disponibili e affidabili ma stiamo comunque parlando di affidarci completamente a sconosciuti, quindi ci sono delle regole da rispettare per non incorrere in brutte sorprese.

1 – Leggi tutto il profilo della persona sconosciuta che stai per ospitare/che sta per ospitarti, diffida dei profili con una descrizione sbrigativa o troppo corta.

2 – Leggi i commenti che altri membri hanno lasciato precedentemente a questa persona se disponibili.

3 – Parla con lui/lei prima di incontrarlo/la, cerca di instaurare un rapporto amichevole ancor prima dell’incontro e vedi se è facile e piacevole tenere una conversazione.

Potresti addirittura effettuare una breve chiamata per capire meglio se ti troverai a tuo agio con lui/lei o no, in questo caso fidati del tuo istinto, a volte alcune cose si sentono a pelle.

P.s.: L’ultima cosa da tenere a mente utilizzando couchsurfing è che viaggerete davvero senza hotel e gratuitamente, perciò non potrete richiedere standard consoni a una struttura ricettiva trovandovi invece in case di proprietà, dovrete essere pronti a viaggiare con qualche comfort in meno, altrimenti c’è sempre l’hotel.

È consigliato scaricare l’applicazione per cellulare, comoda e funzionale.

Workaway: volontariato in cambio di vitto e alloggio

Le mansioni possono essere le più svariate: dal babysitting, al lavoro in fattoria, alla cura della casa, al lavoro in ostello, e molto altro ancora (sarà anche possibile imbattersi in situazioni di lavoro leggermente retribuito e non di volontariato puro).

Letteralmente “lavora lontano”, questo network permette di godere di vitto e alloggio lavorando dalle 4 alle 5 ore al giorno. Alla base si trova l’ideale del baratto di mano d’opera in cambio di cibo e l’opportunità di poter stare ovunque si voglia perché sì, workaway è operativo in ogni continente.

Come creo un profilo?

Anche in questo caso la procedura è davvero semplice, è fondamentale caricare 2 o 3 immagini che avranno la funzione di “foto del curriculum“, scrivere un’accattivante descrizione personale e, dettaglio molto importante, selezionare da una lista le proprie abilità personali (ovvero ciò che saremo in grado di offrire ai padroni di una fattoria, campeggio o azienda vinicola che sia).

Come funziona?

Chiaramente anche qui disponendo di alcune referenze sarà più semplice essere accettati presso qualsiasi casa/azienda, ma questo non è preponderante visto che è più complicato in questo caso avere esperienze pregresse.

1 – Invia richieste di ospitalità con molto anticipo, un mese prima o anche più, pochi utenti su workaway controllano il profilo di frequente.

2 – Ancora una volta prova a mandare un minimo di 10 richieste, almeno un terzo dei padroni di casa dovrebbe darti buone notizie.

3 – Scrivi un messaggio personalizzato ad ogni persona a cui ti rivolgi, in base alle competenze ed abilità richieste dalla singola situazione lavorativa.

4 – Invia richieste d’ospitalità di minimo una settimana, nessuno vorrà cominciare un “piano di lavoro” con una persona che arriva e se ne va in una manciata di giorni.

Come viaggiare in sicurezza?

La questione con workaway è un po’ diversa in quanto adesso stiamo parlando di “prestazioni lavorative” e ogni volta che si parla di lavoro retribuito o volontario che sia, chiunque prende la cosa un po’ più seriamente, ecco i nostri consigli.

1 – Anche qui leggi tutto il profilo della persona sconosciuta che stai per ospitare/che sta per ospitarti, diffida dei profili con una descrizione sbrigativa o troppo corta e leggi i commenti che altri membri hanno lasciato precedentemente a questa persona, se disponibili.

2 – La cosa più importante è parlare col proprio referente e accordarsi subito sulle ore di lavoro, da manuale non si dovrebbero eccedere le 4-5 ore, se ti viene proposto di prestare mano d’opera per 6 ore o più, scappa a gambe levate.

3Concediti una settimana di prova e se ti trovi bene continua a stare dove hai scelto, altrimenti, se non scatta la giusta chimica cambia posto. Non è affatto facile trovarsi in un luogo 24 ore al giorno e non andare d’accordo con le persone con cui si dovrà convivere per settimane, meglio cambiare aria in un caso simile.

P.s. Utilizzando workaway dovrete mettervi nell’ordine di idee di stare viaggiando grazie ad una sorta di lavoro part-time, chiaramente gli standard della vacanza pigra goduta dal basso di una sdraio in riva al mare sono lontani, ma per viaggiare in modo avventuroso tenendo l’hotel lontano funzionerà alla grande.

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Anche per questa piattaforma d’ospitalitá è presente un’ottima applicazione per smartphone, vi suggeriamo di non farvi scappare nemmeno questa.

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