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Costruzioni, Ance: imprese italiane in forte crescita all’estero: +14,5%

Oltre 230 nuovi cantieri aperti all’estero dalle imprese italiane di costruzione nel 2015 per un valore totale di 17,2 miliardi di euro e un fatturato cumulato oltreconfine che raggiunge quota 12 miliardi, con un aumento del 14,5% rispetto all’anno precedente. Un dato molto significativo soprattutto se confrontato con il calo che le stesse imprese hanno riscontrato nello stesso periodo nel mercato nazionale: -24,3%. Si tratta, per le nostre imprese, attive in 89 Paesi con contratti di costruzione per oltre 87 miliardi, dell’undicesimo anno di crescita consecutivo.

E’ quanto emerge dal Rapporto Ance 2016 sulla presenza delle imprese italiane di costruzione all’estero, presentato martedì alla Farnesina congiuntamente con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. All’incontro hanno partecipato il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, Vincenzo De Luca, e il Presidente del Comitato Estero e Vicepresidente Ance, Giandomenico Ghella.

Da sottolineare, in particolare, il forte aumento della presenza delle imprese italiane di costruzione sui mercati più sviluppati: 7 miliardi di commesse acquisite in 21 Paesi Ocse che rappresentano circa la metà del totale dei contratti sottoscritti nel 2015 (42%). Un risultato altrettanto positivo nei paesi G-20, dove il valore dei lavori acquisiti nel 2015 è stato di 5,6 miliardi. Un risultato che dimostra l’alto livello di competitività internazionale delle imprese italiane. Nel 2015 le imprese italiane hanno conquistato 11 nuovi mercati: Germania, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Isoledi Capoverde, Niger, Indonesia e Laos.

I risultati dell’indagine Ance 2016 testimoniano come l’attività estera per le imprese delle costruzioni rappresenti ormai un business stabile, grazie anche all’intenso lavoro di diplomazia economica, che vede al centro l’azione della Farnesina insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Agenzia Ice, alla Sace, alla Simest e al sistema bancario, sempre al fianco delle imprese nelle missioni all’estero.

Il settore ferroviario, con il 24,2% dell’intero valore delle commesse, si conferma la tipologia di opera maggiormente realizzata dalle imprese italiane. Seguono le opere stradali, con una quota pari al 22,3%, e quelle idrauliche con il 15%. In aumento anche l’edilizia, sia residenziale che non residenziale, che rappresenta oltre l’8% del portafoglio lavori.

Per quanto riguarda i contratti di concessione, nel 2015, le imprese italiane partecipano a 22 progetti all’estero, per un valore complessivo di 33,8 miliardi di cui circa 4,5 di loro diretta competenza. La quota predominante è quella delle autostrade (il 55% dei contratti in essere), seguita da ospedali (18%) e generazione e distribuzione di energia elettrica (12,4%).

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