Nel 2012 il costo orario del lavoro è stato in media di 28 euro nell’Eurozona e di 23,4 euro nell’Ue a 27, contro i rispettivi 27,5 euro e 23 euro registrati nel 2011. I numeri sono stati pubblicati oggi da Eurostat.
Il dato italiano risulta inferiore a quello di Eurolandia, attestandosi a 27,4 euro (contro i 27,1 del 2011), ma nel nostro Paese il peso di tasse e contributi è fra i più alti (27,9%).
Il costo del lavoro più alto fra i Paesi della moneta unica si registra in Belgio (37,2 euro), seguito in classifica da Francia (34,2 euro), Olanda (32,2 euro), Austria (30,5 euro) e Germania (30,4 euro). All’estremo opposto della graduatoria si trovano invece Slovacchia (8,3 euro) ed Estonia (8,4 euro).
In generale, il costo del lavoro nell’area euro è cresciuto fra il 2008 ed il 2012 all’8,7%, mentre nell’intera Unione europea l’incremento è stato dell’8,6%. Il peso di tasse e contributi è stato rispettivamente del 26,1 e del 23,7%.