Juventus e Milan hanno passato una Pasqua molto diversa. Da una parte la gioia di un primato in classifica quasi inaspettato e forse per questo ancora più bello, dall’altra la delusione di chi sa di essersi maledettamente complicato la vita, per giunta solo per colpe proprie. Ora che mancano sette giornate alla fine (e due le vivremo nel giro di sei giorni!), il duello entra nella fase più calda. A deciderlo saranno numerosi fattori, ma un grosso peso lo avrà il fattore psicologico. Sarà per questo che la capolista ha passato una Pasqua di tanto lavoro e pochi sorrisi, mentre l’inseguitrice, pur allenandosi, ha spezzato la giornata di Milanello con un pranzo tra giocatori e famigliari. La Juve alza la tensione, il Milan la stempera: questione di strategie, solo il campo ci dirà chi ha scelto quella giusta.
QUI JUVENTUS
Antonio Conte ha voluto i suoi sul campo di Vinovo già alle 10 del mattino, e poco importa se la squadra era tornata da Palermo solo a notte fonda. Facce stanche nascoste da occhialoni da sole d’ordinanza per i bianconeri, che replicheranno anche oggi. Conte non vuole sentire ragioni, c’è un primo posto da difendere e se i suoi ci riusciranno allora sì che ci sarà una Festa, di quelle con la “F” maiuscola. I protagonisti del successo del Barbera hanno svolto un lavoro defaticante, mentre gli altri si sono allenati regolarmente. Nonostante la festività (o forse proprio per questa) fuori da Vinovo non sono mancati i tifosi a caccia di autografi e fotografie, tutti rigorosamente accontentati. Il popolo juventino sente odore di scudetto e non vuole far mancare l’appoggio proprio sul più bello. Mercoledì sera allo Juventus Stadium ci sarà ancora una volta il tutto esaurito, per spingere la squadra ad un successo contro la Lazio. Un impegno delicatissimo, come ricordato da Andrea Pirlo: “Sappiamo che affronteremo una grande squadra però noi vogliamo vincere, vogliamo continuare il nostro cammino, quindi dobbiamo cercare di portare a casa i tre punti”. Il centrocampista bresciano ha parlato anche della lotta scudetto contro il Milan e di Nesta, nelle scorse settimane accostato alla Juve proprio per l’amicizia che da sempre lega i due: “Non ci aspettavamo la sconfitta dei rossoneri, anche perchè erano passati in vantaggio e non ho mai pensato ad un ribaltamento di risultato. Quindi ci hanno fatto questo piacere e noi ne abbiamo approfittato. E’ vero, ho sentito Nesta, abbiamo parlato, ma sono cose che sono troppo personali, lui è libero di scegliere, gioca in una grande squadra quindi vedremo cosa farà alla fine”.
QUI MILAN
Pasqua di lavoro anche per il Milan, spezzata però da un pranzo al quale hanno partecipato tutti i giocatori assieme ai loro famigliari. Il ritrovo è stato alle 10, l’allenamento è cominciato circa mezzora dopo. Allegri ha diviso la squadra in due gruppi: il primo ha visto i reduci della sconfitta con la Fiorentina svolgere una seduta di scarico, ad eccezione di Muntari e Maxi Lopez, che assieme a Boateng hanno effettuato alcuni giri di corsa sul campo centrale, il secondo invece ha coinvolto Cassano, Nesta, Gattuso, El Shaarawy, Strasser, Merkel, Van Bommel, Robinho, Yepes e Flamini, che hanno svolto un allenamento completo di partitella. La notizia del giorno però è stata la presenza di Galliani e Braida a Milanello, che hanno voluto assistere a tutto il lavoro della squadra. L’ad rossonero ha poi preso la parola, nel tentativo di infondere tranquillità ai giocatori e, soprattutto, all’allenatore, che secondo voci sempre più rumorose rischierebbe il posto qualora finisse la stagione senza vittorie. “La panchina di Allegri scricchiola? Non date retta ai ‘bombaroli’, sono due anni che siamo in testa, e non capisco perche’ si metta in discussione l’allenatore dopo un piccolo passo falso. – ha detto Galliani –. Ciò che e’ successo a noi sabato può accadere anche alla Juventus da qui a fine stagione. Abbiamo pagato la fatica di Barcellona, ma siamo solo un punto sotto, tutto è ancora aperto”. Insomma, via Turati predica ottimismo e Allegri ringrazia. Il tecnico rossonero ha già la testa alla trasferta di Verona di domani sera, nella quale, oltre ai “soliti noti”, mancheranno Ambrosini, Aquilani e Bonera, tutti squalificati dal giudice sportivo. Assenze pesanti, ecco perché Allegri spera in tutti i modi di recuperare quattro giocatori: si tratta di Nesta, Van Bommel, Antonini e Boateng. I primi due si sono allenati regolarmente e hanno buone probabilità di essere convocati, gli altri invece hanno lavorato a parte e saranno valutati nella giornata odierna.