Una rincorsa con vista Champions. In questa domenica di campionato non ci sono solo Milan e Juventus, ma anche le altre, quelle che sognano di accaparrarsi l’ultima piazza disponibile per l’Europa che conta. In questo senso i riflettori sono ovviamente puntati su Roma-Napoli (20.45), vero e proprio spareggio-quarto posto, ma anche Verona-Atalanta (12.30) e Udinese-Lazio (15) mettono in palio punti pesanti. All’Olimpico assisteremo a una sfida interessantissima, tra i giallorossi di Fonseca, unici rimasti in Europa a rappresentare il nostro calcio, e gli azzurri di Gattuso, apparsi in netta crescita dopo il lungo periodo di crisi tra gennaio e febbraio. Le fatiche di Coppa rappresentano un punto a sfavore della Roma, peraltro ancora a digiuno di scontri diretti, a meno che non si trasformino in carburante psicologico. “Abbiamo gestito alcuni giocatori e siamo pronti per questa partita difficile e molto importante per noi – ha confermato Fonseca -. Non voglio alibi, la squadra deve essere motivata ed è motivata: mi aspetto una buona prestazione”.
I giallorossi, attualmente sesti a pari punti col Napoli (ma con una partita in più), sanno di non poter più sbagliare, di fronte però si troveranno una squadra con la stessa fame di punti e una maggior preparazione fisica e mentale al match. Pronostico aperto insomma, tanto più che entrambe sono alle prese con assenze importanti. Fonseca dovrà fare a meno di Mkhitaryan e Veretout e i conti con i soliti acciacchi di Smalling, destinato alla panchina, per un 3-4-2-1 che vedrà Pau Lopez in porta, Mancini, Cristante e Ibanez in difesa, Karsdorp, Villar, Diawara e Spinazzola a centrocampo, El Shaarawy e Pellegrini alle spalle dell’unica punta Dzeko, leggermente favorito su Borja Mayoral. Gattuso invece ritrova Lozano e può finalmente avere un po’ di scelte a disposizione, per un 4-2-3-1 con Ospina tra i pali, Hysaj, Maksimovic, Koulibaly e Mario Rui nel reparto arretrato, Fabian Ruiz e Demme in mediana, Politano, Zielinski e Insigne sulla trequarti, Mertens in attacco, con Osimhen pronto a subentrare a gara in corso. In caso di vittoria a Verona, però, sarà l’Atalanta a restare in zona Champions, indipendentemente dal risultato dell’Olimpico. I nerazzurri, reduci dalla delusione di Madrid, vogliono ora concentrare tutte le loro forze sul campionato, per provare a rigiocarsi la Coppa più importante il prossimo anno. “
Credo che il campionato sia ancora lungo, 11 partite sono tante – ha spiegato Gasperini -. Siamo tutti nel giro di pochissimi punti, nessuna big ha fallito quest’anno, tutti possono raggiungere i primi quattro posti. Già essere dentro questo gruppo è un bel traguardo, ora vogliamo restarci il più a lungo possibile”. La sfida contro l’allievo Juric, colui che più si avvicina al suo modello di calcio, richiederà però un grande dispendio di energie, ragion per cui il tecnico orobico ruoterà un po’ gli uomini rispetto a Madrid, affidandosi a un 3-4-1-2 con Gollini in porta, Toloi, Romero e Djimsiti in difesa, Maehle, De Roon, Freuler e Ruggeri a centrocampo, Pessina sulla trequarti, Muriel e Zapata in attacco. Stesso sistema di gioco anche per l’Hellas, che risponderà con Silvestri tra i pali, Magnani, Ceccherini e Lovato nel reparto arretrato, Faraoni, Tameze, Veloso e Dimarco in mediana, Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Lasagna. Chi spera di rientrare in corsa Champions poi è sicuramente la Lazio, al momento fanalino di coda del gruppo, ma anch’essa in attesa di una partita da recuperare.
Certo, poi c’è il processo sul caso tamponi che potrebbe cambiare le cose (udienza fissata per il 26 marzo), ma al momento i biancocelesti sono in piena corsa e hanno tutto il diritto di sognare, a patto però di dimenticare il Bayern ed espugnare Udine. “Sappiamo delle difficoltà della partita che affronteremo, l’Udinese è in un ottimo stato di forma, è una squadra fisica, di qualità e molto ben allenata – l’analisi di Inzaghi -. Sarà una gara molto delicata per noi, ma abbiamo bisogno di una vittoria dopo quella con il Crotone”. Il tecnico, costretto a rinunciare a Luiz Felipe e Caicedo, ci proverà con il consueto 3-5-2 con Reina in porta, Patric, Acerbi e Radu in difesa, Lazzari, Milinkovic-Savic, Lucas Leiva, Luis Alberto e Marusic a centrocampo, Muriqi e Immobile in attacco. Stesso schieramento anche per Gotti, che risponderà con Musso tra i pali, Becao, Bonifazi e Nuytinck nel reparto arretrato, Molina, De Paul, Arslan, Walace e Stryger Larsen in mediana, Pereyra a supporto dell’unica punta Llorente.