Roma scappa, Milano deve rispondere. Non è un nuovo titolo di Tomas Millian ma poco ci manca: la lotta al terzo posto, infatti, assume sempre più le sembianze di un film d’azione e il finale, ça va sans dire, è tutt’altro che scontato. Dopo la vittoria dei giallorossi nell’anticipo del venerdì (4-1 sulla Fiorentina) toccherà a Inter e Milan rispondere, rispettivamente in casa col Palermo (ore 20.45) e a Reggio Emilia col Sassuolo (ore 15).
Un turno che, almeno sulla carta, vede i nerazzurri in leggero vantaggio, anche in considerazione di un avversario che non vince dal 24 gennaio scorso (4-1 all’Udinese). Da allora i rosanero (27 punti, solo 4 in più del Frosinone terzultimo) hanno raccolto appena 3 pareggi, di cui solo uno in trasferta: ragion per cui l’Inter, peraltro reduce dalla grande prova in Coppa Italia con la Juve, ha ottime possibilità per tornare alla vittoria.
“Quella partita ci permette di ripartire, ora siamo pronti per inseguire il terzo posto – il commento di Mancini. – Se riusciremo a vincerestasera andremo a meno 5 dalla Roma e tra due settimane ci sarà lo scontro diretto: sono punti che si possono recuperare ma dipende solo da noi”. Tanta fiducia da parte del tecnico di Jesi, d’altronde in Coppa Italia la sua Inter ha dimostrato di essere viva e questo, indipendentemente dalla finale mancata, non può che dare morale a tutto l’ambiente.
“Un po’ di delusione c’è perché ci tenevamo – ha ammesso il Mancio. – La vittoria di mercoledì però dimostra che abbiamo delle qualità, ora sta a noi rimetterci a correre. Abbiamo perso tanti punti negli ultimi tempi, alcuni per colpa nostra e altri per sfortuna. Ora però dobbiamo battere il Palermo, poi faremo i conti”. Una partita impossibile da sbagliare, ecco perché i nerazzurri la affronteranno a trazione fortemente anteriore.
Mancini schiererà un 4-2-3-1 molto offensivo: Handanovic in porta, Nagatomo, Miranda, Murillo e D’Ambrosio in difesa, Brozovic e Medel a centrocampo, Palacio, Ljajic e Perisic sulla trequarti alle spalle dell’unica punta Icardi. Iachini, reduce dallo 0-0 di Bologna, tenterà il colpaccio con il solito 3-5-2: Sorrentino tra i pali, Vitiello, Gonzalez e Andelkovic nel reparto arretrato, Morganella, Hiljemark, Maresca, Cristante e Pezzella in mediana, Vazquez e Gilardino là davanti.
Prima però toccherà al Milan scendere in campo, nel tentativo di confermare la serie positiva (tra campionato e Coppa Italia siamo a 12 risultati utili consecutivi) e avvicinare la zona Europa. Non sarà facile e non solo per il valore del Sassuolo: i rossoneri, infatti, hanno contro anche la cabala. Nei 2 precedenti del Mapei Stadium sono arrivate altrettante sconfitte, di cui una decisiva per l’esonero di Massimiliano Allegri.
“Io invece non ho mai perso a Reggio Emilia – ha ribattuto Mihajlovic. – Loro stanno bene ma possiamo farcela, abbiamo tutte le carte in regola per prenderci i 3 punti”. Il tecnico sa che una vittoria sarebbe fondamentale per proseguire il sogno Champions, comunque complicatissimo visto il cammino della Roma di Spalletti. Al momento i punti di svantaggio dai giallorossi sono 9, ecco perché un mancato successo sancirebbe l’addio definitivo al terzo posto.
“L’unico modo per risalire, quando sei dietro, è vincere – ha confermato Sinisa. – Intanto cominciamo a recuperare punti sulla Fiorentina, poi vedremo se saremo capaci di fare lo stesso con le altre. Io sono sicuro che, a fine stagione, avremo fatto il nostro dovere,ma le prossime 3 gare saranno decisive”. Si parte dal Mapei Stadium e dal Sassuolo diDi Francesco, vera e propria bestia nera del Milan (al pari di Berardi, un cecchino quando vede rossonero) e dunque avversario più che scomodo.
I rossoneri, per la prima volta senza Niang (stagione finita per lui), scenderanno in campo col solito 4-4-2: Donnarumma in porta, De Sciglio (Abate è squalificato), Alex, Zapata (ballottaggioserrato con Romagnoli) e Antonelli in difesa, Honda, Kucka, Bertolacci e Bonaventura a centrocampo, Bacca e Balotelli (favoritissimo su Menez) in attacco. DiFrancesco, da sempre cliente scomodo per il Diavolo, risponderà con il classico 4-3-3 “zemaniano”: Consigli tra i pali, Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi e Peluso nel reparto arretrato, Missiroli, Magnanelli e Duncan in mediana, Berardi, Defrel e Sansone in avanti.