Condividi

Corsa alle obbligazioni, Borse in tensione

Di fronte al trend ribassista delle Borse, esplode la voglia bond e i loro rendimenti scendono – Tutti gli occhi dei mercati sulle mosse della Fed e della Bce – Domani il D-Day della Brexit – La Manovra del Governo Conte al Senato – Oggi cda del Banco Bpm sulla cessione di Npl

Corsa alle obbligazioni, Borse in tensione

Tornano a salire le tensioni politiche e i mercati asiatici, stressati da nuove indicazioni negative sull’economia cinese, riaprono i battenti in rosso. Scende la propensione al rischio, torna a salire l’appeal delle obbligazioni. E i rendimenti calano.

Nel weekend l’ambasciatore degli Stati Uniti a Pechino, Terry Branstad, è stato convocato al Ministero degli Esteri: le autorità cinesi hanno protestato per l’arresto in Canada della vicepresidente di Huawei Meng Whanzou.

RALLENTA L’INFLAZIONE A PECHINO, CADE IL PIL DI TOKYO

Negativi i dati in arrivo dall’economia: a novembre si è raffreddata l’inflazione in Cina, a +2,2% da +2,5% di ottobre. Anche la crescita dei prezzi alla produzione è stata sotto le attese. Frena anche l’export: +5,4% contro +15,6% ad ottobre.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen perde l’1,2%. In ribasso anche Hong Kong ed il Kospi coreano, entrambi -1,4%. La valuta cinese perde valore, a 6,89, mentre il rendimento del bond decennale della Cina scese sui minimi dell’ultimo anno e mezzo a 3,25%.

Perde colpi anche Tokyo (-2%). Sotto la pressione dei tecnologici (-2,4%). Sono stati rivisti al ribasso i dati definitivi del Pil del terzo trimestre: -2,5% (-1,9% la prima stima). Giù anche l’Australia (-2,1%).

MAI COSÌ ALTO DAL 2014 IL T-BOND

Il rallentamento dei listini favorisce la corsa ai bond e, di riflesso, la discesa del rendimento. In Cina il decennale tratta stamane al 3,25%, ai minimi da 18 mesi. Il Treasury Note degli Stati Uniti, sulla scadenza dieci anni, tratta a 2,84% di rendimento, minimo degli ultimi quattro mesi. Stanotte Goldman Sachs ha diffuso un report nel quale si comincia a prendere in considerazione la possibilità di due rialzi dei tassi negli Stati Uniti nel corso del 2019: i consensus, fino a poche settimane fa se ne aspettava almeno tre. Venerdì, James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha detto che il rialzo dei tassi atteso per dicembre potrebbe slittare a gennaio.

IL PETROLIO SALE A 62,5 DOLLARI

Sale il petrolio Brent, scambiato sulle piazze asiatiche a 62,5 dollari il barile: +0,5%. Venerdì, a seguito dell’accordo sul taglio da 1,2 milioni di barili al giorno raggiunto tra Opec e Russia, il greggio del Mare del Nord ha guadagnato quasi il 3%.

L’euro si apprezza stamane a 1,143 su dollaro. 

BREXIT, DOMANI IL D-DAY

I mercati sono reduci da una settimana contrastata: l’indice S&P 500 ha perduto il 4,6% (-1,5% da inizio anno). Il Dax di Francoforte ha lasciato sul terreno il 3,9%. Meglio Piazza Affari: -2%. 

Numerose le scadenze politiche ad alta tensione. L’appuntamento più importante riguarda il Parlamento di Westminster, teatro del voto decisivo del voto sull’accordo raggiuto tra Bruxelles e la Gran Bretagna per la gestione dell’uscita del Paese dall’Unione Europea. Alla vigilia la previsione è per una bocciatura che potrebbe aprire la strada ad un accordo alla norvegese (creazione di un’area economica di libero scambio) o ad un secondo referendum.

LA MANOVRA ITALIANA APPRODA IN SENATO

La Manovra Finanziaria approda in Senato, dove sono attese le modifiche annunciate dal Governo per andare incontro alle richieste dell’Europa. Oggi si terrà un vertice di maggioranza per definire i tagli al reddito di cittadinanza e a quota 100 per venire incontro alle richieste della Commissione Ue.

Giovedì si terrà a Francoforte l’ultima riunione del 2019 del direttivo della Banca Centrale Europea che con ogni probabilità non toccherà i tassi ma aggiornerà le previsioni sulla crescita dell’Eurozona. Ancor più importante, seppur scontato, l’annuncio sulla fine degli acquisti di titoli nell’ambito del Quantitative Easing, anche se continuerà il reinvestimento degli interessi sui titoli già emessi. Ma l’attenzione è concentrata sul rinnovo delle operazioni di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO), così importante per le banche italiane.

ASTA BOT ALLA VIGILIA DELLA RIUNIONE DI FRANCOFORTE  

Alla vigilia, mercoledì 12, il Tesoro offrirà sul mercato 5,5 miliardi di euro nell’ultima offerta dell’anno di Bot a 12 mesi.

Oggi sarà reso noto il dato sulla produzione industriale di ottobre.

Il rialzo dei tassi Usa atteso a dicembre potrebbe slittare a gennaio. Lo ha detto venerdì James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis che nel 2019 sarà membro votante del Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana. Il board si riunirà il 18 e 19 dicembre prossimi. In settimana usciranno i dati sull’inflazione

GOOGLE ALLA SBARRA IN USA PER I RAPPORTI CINESI

Domani il ceo di Google, Sundar Pichai apparirà davanti al Congresso Usa per rispondere all’accusa di aver messo a punto per la Cina un motore di ricerca censurato e di aver cancellato in Usa alcuni risultati per motivi politici.

OGGI CDA DI BANCO BPM, CONTI IN ARRIVO PER INDITEX

In Piazza Affari riflettori accesi oggi sul Banco Bpm. Oggi pomeriggio si terrà il cda straordinario di Banco Bpm con all’ordine del giorno, tra le altre cose, la chiusura del progetto Ace, la maxi vendita di circa 8 miliardi di crediti deteriorati.

Tra gli appuntamenti societari della settimana da seguire la pubblicazione dei conti trimestrali di Inditex, il colosso dell’abbigliamento retail.

Commenta