Borse deboli in attesa della Fed. L’attenzione dei mercati è sui tempi del rialzo dei tassi Usa e sui toni che adotterà Janet Yellen. Mentre Londra e Francoforte chiudono in territorio positivo (rispettivamente a +0,58% e +0,50%), Parigi e Milano terminano la seduta in rosso. il Cac 40 cede lo 0,22% e il Ftse Mib lo 0,18%. Lo spread Btp-Bund scende a 103 punti base e rendimento all’1,34%.
Anche Wall Street non ingrana la marcia, con gli indici che oscillano attorno alla pari: alla chiusura dell’Europa il Dow Jones cede lo 0,16% e l’S&P500 lo 0,13%. Sotto i riflettori Oracle che ha battuto le attese sui dati trimestrali e ha annunciato un buyback da 10 miliardi di dollari.
Il petrolio accelera: il Wti sale del 4,49% a 37,97 dollari al barile e il Brent del 4% a 40,29 dollari. Negli Usa le scorte di greggio sono cresciute meno delle attese, di 1,317 milioni di barili a 523,178 milioni. Intanto il mercato è in attesa dell’incontro in agenda il 17 tra Paesi Opec e non Opec per un accordo sul taglio della produzione. Sul fronte macroeconomico negli Usa i prezzi al consumo a febbraio hanno registrato un calo dello 0,2% rispetto al mese prima, in linea con le previsioni. I prezzi hanno risentito ancora del calo dei prodotti energetici. La produzione industriale negli Stati Uniti è calata dello 0,5% in febbraio, più della flessione dello 0,2% stimata dagli analisti, mentre il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato a quota 76,7% da 77,1% in gennaio, e rispetto ad attese degli analisti a quota 76,9%.
A Piazza Affari si mette in luce Fca che sale del 2,5% dopo i buoni dati sulle immatricolazioni di auto in Europa che hanno mostrato una performance migliore soprattutto per la casa automobilistica italo-americana rispetto all’intero mercato Ue. Giornata comunque positiva per l’intero comparto auto europeo anche sulla spinta dei conti migliori delle attese di Bmw. In evidenza anche Finmeccanica +2,05% nel giorno in cui si attende la diffusione dei dati (a Borsa chiusa), Unipol +1,55%, Campari +1,29% a 8,635 euro dopo che il titolo in intraday ha toccato il massimo storico a 8,745 euro. Il mercato premia l’acquisizione di Grand Marnier. Eni +1,29%.
In fondo al Ftse Mib le banche: Banco Popolare -3,29%, Intesa Sanpaolo -2,19% e Banca Mediolanum -1,66%. Giù anche Luxottica -2,04%. Telecom Italia scivola dell’1,24% nel giorno in cui sono ufficiali le due offerte sul tavolo per acquisire una partecipazione di Inwit, la società delle torri controllata dalla tlc. Alla cordata Cellnex/F2i, che ha depositato la propria binding offer sul 45% del capitale, si aggiunge l’offerta vincolante presentata da Ei Towers società del gruppo Mediaset. Secondo fonti vicine al dossier, la proposta avanzata dalla cordata Cellnex/F2i comporterebbe il lancio di un’Opa obbligatoria sulle quote in mano alle minoranze di Inwit mentre l’offerta di Ei Towers dovrebbe essere per una quota poco sotto il 30%. Domani è in agenda la riunione del board per l’approvazione del bilancio e che dovrà ora valutare le due offerte.