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Coronavirus spinge il dollaro, i mercati sperano nella Fed

Pixabay

Le vittime del coronavirus sono salite oltre quota mille. Il presidente Xi Jinping è comparso alla tv cinese indossando una mascherina durante la visita in un ospedale di Pechino, dove si è fatto prendere la temperatura. L’uscita pubblica di ieri del presidente Xi Jinping ha mostrato attraverso i media che le autorità sono in prima linea, pronte a intervenire su tutti i fronti, da quello sanitario a quello economico e finanziario. Intanto l’attività economica riprende a fatica o non riprende affatto. E gli analisti rivedono al ribasso le previsioni sull’impatto economico dell’epidemia.

JP MORGAN: CRESCITA CINESE ALL’1%, POI IL BOOM

Secondo JP Morgan, la crescita del primo trimestre potrebbero ridursi all’1% salvo risalire da aprile, passato il picco del virus, al 9,3% per il secondo trimestre. Ma le notizie in arrivo dalla Cina restano per ora troppo scarse e frammentarie per consentire previsioni adeguate sull’evoluzione della congiuntura. Di certo, c’è però la determinazione delle autorità a garantire la liquidità necessaria per evitare l’implosione del sistema. Una preoccupazione che accomuna tutte le banche centrali, a partire dalla Fed. La crisi cinese ha infatti rimescolato le carte: risale il dollaro, soffrono le altre valute. E si complicano i piani di Trump sul fronte dei commerci, per il sollievo dei mercati, da Wall Street alla stessa Cina e ai mercati emergenti, in palese contrasto con i problemi dell’economia reale.

SHANGHAI AL SESTO GIORNO DI RALLY, NASDAQ RECORD

Sull’onda dei nuovi record del Nasdaq, stamane l’indice HSI di Hong Kong guadagna l’1,2%, il Kospi di Seul l’1%, lo Straits Times di Singapore lo 0,7% e il Taiex di Taipei lo 0,8%. Fa meglio ancora la Borsa di Shanghai (+1,3%), al sesto giorno consecutivo di rialzo. Chiusa per festività Tokyo.

Positivi ieri i mercati Usa: Dow Jones +0,6&, S&P 500 +0,7%. Nasdaq +1,13, al traino dei grandi della tecnologia e di Tesla (+3,1% dopo la notizia della riapertura della fabbrica di Shanghai).

Da segnalare, sul fronte automotive, la notizia della fusione tra Geely e la controllata Volvo, che tornerà così sul listino.

ARIA DI TAGLI PER I TASSI USA. OGGI PARLA POWELL

Lo yuan cinese si apprezza a 6,97 suL dollaro, anche se in Cina l’inflazione è salita in gennaio molto più del previsto. L’euro-dollaro scende sui minimi da fine settembre: stamattina si assesta a 1,091.

La situazione potrebbe giustificare un nuovo taglio dei tassi. Le prime conferme del sopraggiungere dei soccorsi di natura finanziaria potrebbero essere già oggi pomeriggio, con l’intervento di Jerome Powell al Congresso. Venerdì la Federal Reserve, nel suo bollettino semestrale, aveva inserito il coronavirus tra i nuovi rischi da tenere in considerazione: un accenno che potrebbe prefigurare una maggiore disponibilità all’abbassamento dei tassi d’interesse e all’afflusso, su base permanente, di tutta la liquidità che serve.

Il petrolio Brent rimbalza, dopo il -2,2% di ieri, a 54,0 dollari il barile (+1,5%). Denaro su Tenaris (+0,62%), mentre perdono terreno Saipem (-1,36%) ed Eni (-0,98%).

Perde forza l’oro dopo quattro giorni consecutivi di rialzo: -0,2%, a 1.568 dollari l’oncia.

I future sulle borse europee sono impostati verso un avvio in rialzo dello 0,5%.

GERMANIA ACHTUNG: EURO SOTTO PRESSIONE

Non c’è solo l’epidemia ad agitare le acque dell’Eurozona, ma anche l’incertezza politica introdotta dalle dimissioni di Anngret Kamp-Kerrenbauer, già designata a succedere ad Angela Merkel ai vertici della Cdu, oltre alle conferme della frenata dell’economia europea in arrivo dall’Italia (produzione industriale -2,7% a dicembre) dopo l’allarme tedesco di venerdì. A puntellare i listini della zona euro ci ha pensato il dollaro, ai massimi da ottobre nei confronti dell’euro. Si profila un mese cruciale per la moneta unica, in vista dell’appuntamento del 13 marzo, quando saranno pubblicate le nuove stime della Commissione europea su crescita e inflazione, ovvero la base della discussione in ambito Eurogruppo, con possibilità di aprire le porte a un atteggiamento più favorevole sul fronte spesa anche dal lato tedesco. Oggi Christine Lagarde parlerà al Parlamento Europeo.

TIENE MILANO, BLACKROCK SOTTO ASSEDIO A PARIGI

Piazza Affari (+0,08%) ha chiuso in terreno positivo a quota 24.496 punti, in prossimità dei massimi dal maggio del 2018.

L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) stima per il 2020 una crescita del Pil italiano pari allo 0,2%, a fronte del target di 0,6% stimato dal governo nell’ultima nota di aggiornamento al Def.

In rosso Londra (-0,22%). Scendono il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac40 di Parigi (-0,2%). La sede parigina di BlackRock è stata invasa ieri da un centinaio di militanti verdi che si sono scontrati con la polizia.

DUBLINO, DOPO IL VOTO TREMANO LE BANCHE

Tonfo dei titoli bancari a Dublino dopo che il partito nazionalista Sinn Fein si è aggiudicato quasi un quarto dei voti alle elezioni. Bank of Ireland e AIB Group sono arrivati a cedere fino al 7%, con gli investitori che temono un impatto negativo dalle politiche del partito Sinn Fein, tra cui la fine delle agevolazioni fiscali per le banche.

Chiusura positiva a Madrid (+0,05%).

IL TESORO LANCIA UN NUOVO BTP A 15 ANNI

Il Btp ha chiuso in territorio negativo una seduta in altalena. In chiusura lo spread è a 140 punti base dai 137 di venerdì. Il tasso del decennale si attesta in area 0,95%, in linea con la seduta precedente. Il Tesoro ha annunciato di aver dato mandato a un pool di banche per l’atteso lancio via sindacato del nuovo Btp a 15 anni. L’incarico è stato affidato a Goldman Sachs, Morgan Stanley, Nomura, Société Générale e UniCredit. L’emissione sindacata del titolo con scadenza segue il collocamento il mese scorso del nuovo 30 anni da 7 miliardi di euro che ha raccolto ordini record per circa 45 miliardi. In serata il Tesoro ha annunciato l’emissione di Btp a 3 e a 7 anni nell’asta di giovedì 13 febbraio

EXOR: SE VENDE PARTNER RE AVRÀ 13 MILIARDI PER LO SHOPPING

In Piazza Affari ha brillato la stella di Exor, balzata del 4% dopo l’annuncio delle trattative per la possibile cessione di PartnerRe a Covea per un importo vicino ai 9 miliardi di dollari. Nel caso si concluda la transazione, la holding di casa Agnelli disporrà di una disponibilità finanziaria free di 13 miliardi di dollari che, secondo quanto riferisce Reuters, sarà destinata ad acquisizioni. Meno probabile il varo di un dividendo extra.

In rosso invece Cnh (-2,18%), su cui JP Morgan ha ridotto il prezzo obiettivo da 11 a 9,5 dollari, confermando la raccomandazione neutral, dopo i conti del quarto trimestre 2019. Fca -1,83%.

ACQUISTI SU UNICREDIT, SOTTO TIRO MPS

Tra le banche chiusura positiva per Ubi Banca, che guadagna lo 0,64% dopo aver pubblicato i conti 2019, che pure hanno evidenziato un calo dell’utile inferiore alle attese. Il mercato resta in attesa del piano industriale in arrivo la settimana prossima.

Unicredit sale dello 0,7%, a 14,02 euro, sui massimi dal 2018. Credit Suisse ha rafforzato il giudizio Outperform, alzando il target price da 14,80 a 16 euro.

Ancora realizzi, invece, su Mps (-3,18%) dopo che i risultati finanziari, diffusi venerdì, hanno messo in luce come la banca non sia riuscita a centrare gli obiettivi di utile concordati con l’Ue nell’ambito del piano di salvataggio.

BANCA GENERALI SOSTENUTA DAI CONTI. VOLA AZIMUT

Prosegue il buon momento del risparmio gestito. In rialzo Banca Generali (+2,44%), sostenuta da un balzo dell’utile netto a 272 milioni da 180 milioni di euro del 2018. Bene anche oggi Azimut (+2,95%) e Banca Mediolanum (+1,08%).

Generali +0,2%. Axa ha venduto una parte delle sue attività nell’Europa dell’Est per un miliardo di euro: la compagnia italiana aveva partecipato alla gara.

MEDIOBANCA PROMUOVE NEXI, ALLARME VIRUS PER MONCLER

Nexi +2,7%. Mediobanca Securities ha conferma il rating outperform e il prezzo obiettivo a 13,8 euro.

Tra gli industriali, bene Prysmian (+1,86%), Stm (+1,21%) e Buzzi (+1,3%), su cui Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 25,5 a 28,5 euro, confermando la raccomandazione buy, in scia ai risultati preliminari 2019: 3,22 miliardi di euro di ricavi, in rialzo del 12% anno su anno, +9% a parità di perimetro. In forte calo il debito. Le previsioni sull’esercizio, per quanto riguarda l’Ebitda, sono nella parte alta delle stime del consensus.

Moncler +2%. Equita Sim ha ribadito la raccomandazione buy e Target price di 45,7 euro. Nell’intero 2019 le vendite sono salite del 13% a cambi

costanti a 1,628 miliardi di euro, mentre l’Ebitda adjusted è cresciuto del 22% a 575 milioni, pari al 35,3% del fatturato. Tuttavia, l’epidemia del nuovo coronavirus “sta avendo impatti importanti sul traffico e sulle vendite in tutti gli shopping mall in Cina, dove i negozi Moncler sono presenti, e sul turismo cinese nel mondo”, si legge nella nota sui risultati. “Non è possibile prevedere la durata di tale situazione e quindi valutarne l’impatto sui risultati dell’esercizio”.

LAZIO VERSO LA CHAMPIONS, JUVE AL PALO

In grande spolvero la Lazio, che archivia la seduta in rialzo di oltre il 10% dopo la nuova vittoria in campionato che le consente di aspirare al titolo e di consolidare la propria posizione nella corsa per un posto in Champions League.

Poco mosso il titolo Juventus (+0,22%), dopo che i bianconeri, sconfitti fuori casa a Verona, sono stati raggiunti dall’Inter in testa alla classifica della Serie A.

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