Uscire a fare una passeggiata, portare fuori il cane, andare a correre o fare sport all’aria aperta. Fino a poche settimane fa erano attività normali e giornaliere per milioni di cittadini, ma ai tempi del coronavirus tutto viene rimesso in discussione, compresa la nostra libertà di movimento.
Bisogna stare a casa ed evitare il più possibile i contatti con le altre persone. Uscire è consentito solo ed esclusivamente per lavoro, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Chi lo fa deve portare con sé un’autocertificazione su cui le forze dell’ordine effettueranno dei controlli. Attenzione ad affermare il falso: in soli due giorni sono state controllate oltre 130mila persone e 4275 sono state multate.
Il rapido evolversi degli eventi, i numerosi decreti emessi, ma anche le dichiarazioni contrastanti di politici e istituzioni hanno creato non poca confusione nei cittadini. Si può o non si può fare una passeggiata? Gli sport all’aria aperta sono consentiti? Uscire per andare a comprare le sigarette? Rispondere solo sì o no potrebbe spingere molti cittadini a compiere degli errori che potrebbero costare cari, sia in termini di salute che in termini di multe e sanzioni. Volendo fornire una spiegazione più completa, si può dire che il diktat è quello di limitare il più possibile gli spostamenti, ma ad oggi non c’è un divieto assoluto per nessuna di queste attività. Vediamo cosa dicono le istituzioni competenti.
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PASSEGGIATE E SPORT ALL’APERTO: LA CIRCOLARE DEL VIMINALE
In una circolare del 12 marzo 2020 firmata dal capo di gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi si chiarisce che:
“Per quanto riguarda le situazioni di necessità, si specifica che gli spostamenti sono consentiti per comprovate esigenze primarie non rinviabili, come ad esempio per l’approvvigionamento alimentare, o per la gestione quotidiana degli animali domestici, o svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro”.
Fonte: Ministero dell’Interno
Serve l’autocertificazione per una passeggiata? Sì serve, sottolinea il ministero dell’Interno, come per qualsiasi altro tipo di spostamento, a piedi, in bici, in auto o con i mezzi.
CORONAVIRUS: LE FAQ DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Una conferma indiretta arriva anche dal ministero della Salute che ha aggiornato le sue Faq sul “nuovo coronavirus”. Rispondendo a una domanda relativa all’accesso a parchi e giardini pubblici, il ministero guidato da Roberto Speranza spiega:
“Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro”.
Fonte: ministero della Salute.
Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, sul suo profilo Twitter aggiunge: “Per chiarezza in tema di coronavirus e comportamenti: lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti”.
LA RISPOSTA DEL GOVERNO
Le dichiarazioni sopra riportate trovano conferma anche sul sito del Governo dove è presente un’apposita sezione che risponde alle domande più diffuse tra i cittadini sulle misure adottate dal decreto #iorestoacasa:
È consentito fare attività motoria?Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. Sono sempre vietati gli assembramenti.
Fonte: Governo.it
In base a queste indicazioni, chi vuole sgranchirsi le gambe o fare attività fisica può dunque farlo, (anche se sarebbe meglio evitare) senza rischiare multe. Occorre però rispettare le regole: bisogna andare da soli, niente compagnia. Mantenere sempre la distanza di sicurezza di un metro e fare attenzione che nello stesso luogo non ci siano troppe persone.
Ovviamente quanto appena detto non vale per chi si trova in quarantena o risulta positivo al virus, mostra sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi. In questi casi il divieto di mobilità è perentorio e si rischiano sanzioni durissime.
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